- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
TURIN, ITALY - DECEMBER 02: Samuele Ricci of Empoli in action against Tommaso Pobega of Torino FC during the Serie A match between Torino FC and Empoli FC at Stadio Olimpico di Torino on December 02, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Chi è Samuele Ricci? In primo luogo è un profilo che ben si adatta alle idee progettuali di Ivan Juric perché è giovane e di prospettiva. Classe 2001 di Pontedera, compirà 21 anni soltanto il prossimo 21 agosto. Ricci è nato e cresciuto nell'Empoli, in una realtà che da anni lavora nel migliore dei modi con i ragazzi, lanciandone parecchi in Prima Squadra. I risultati, del resto, stanno dando ragione al club del "Castellani", protagonista in Serie A con una certa regolarità, come sta per altro accadendo in questo 2021/2022.
CARRIERA - Il percorso nell'Empoli si è intrecciato con quello azzurro. Ricci ha infatti vestito le casacche delle Nazionali giovanili dell'Italia dall'Under 17 fino all'Under 21. Il centrocampista è ancora nel giro dell'Under 21, nella quale ha disputato l'ultima gara ufficiale lo scorso 16 novembre contro la Romania. In azzurro ha anche segnato 4 reti: 3 in Under 17, 1 in Under 18. Con la più nobile delle squadre giovanili azzurre (l'Under 21) ha già raccolto 9 apparizioni. Quella in corso è la sua prima stagione in Serie A. Ha esordito contro la Lazio il 21 agosto 2021 e ha segnato il suo primo e unico gol al Bologna il 26 settembre. Ha raggiunto la massima serie dopo due positive annate nel torneo cadetto sempre con l'Empoli, la squadra che segnato il suo approdo nel mondo professionistico. In Serie B vanta oltre 60 presenze e nella stagione della promozione, quella del 2020/2021, ha siglato ben 2 reti e ha fornito 4 assist. Con la Prima Squadra dell'Empoli nelle ultime tre annate ha accumulato una novantina di presenze.
CARATTERISTICHE TECNICHE - In campo Ricci ha sempre la testa alta e la palla attaccata alla punta del piede; il suo portamento elegante è solo vagamente ingobbito, nonostante la giovane età. Si tratta di un ragazzo molto alto (186 centimetri) con le gambe lunghe e affusolate. La sua corsa almeno sui primi passi è lenta e ben piantata a terra, ma osservandolo spicca la capacità di fare le cose semplici e di farle molto bene grazie a una tecnica di base di pregevole fattura. D'altronde, le cose migliori del suo gioco sono quelle che permettono di fare i gesti che oggi si considerano più basilari in questo sport: ricevere il pallone, non perderlo e passarlo a un compagno. Il centrocampista di Pontedera tende perciò a nascondersi in mezzo alla trama di passaggi corti dell’Empoli, ma risulta una pedina di raccordo decisiva. Nei toscani ha giocato soprattutto come vertice basso di un centrocampo a tre; non è comunque mancato il suo apporto anche nel cuore del centrocampo a quattro. Uno dei suoi marchi di fabbrica, ben evidenti anche in questo primo scorcio di campionato all'Empoli, è trovare l’uomo dietro la linea di centrocampo avversaria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA