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Le polemiche non fanno mai bene ad un ambiente. Quelle di questi giorni tra Cairo e buona parte della tifoseria non fanno eccezione: in 48 ore si registrano la lettera (con 3200 firme) del CCTC, la replica stizzita del...
"Le polemiche non fanno mai bene ad un ambiente. Quelle di questi giorni tra Cairo e buona parte della tifoseria non fanno eccezione: in 48 ore si registrano la lettera (con 3200 firme) del CCTC, la replica stizzita del presidente, le controrisposte sparse da parte dei tifosi critici nei suoi confronti, e chissà se e quando si finirà. Per fortuna, non tutti ci sguazzano, non tutti se ne nutrono, ma certo l’assenza di notizie da radio calciomercato lascia campo aperto a simili argomenti.
"Il mercato langue, i nostri contatti ci illustrano trattative granata che si mantengono vive ma comunque piuttosto ferme al palo. Foschi procede con calma parlando con Livorno e Cittadella di Loviso e Iori, più il primo nell’ottica di uno scambio. In uscita, il grande intrigo è quello legato a Dzemaili, c’è poco d’altro. La cosa curiosa, per certi versi, è che per tutte queste trattative l’accordo è stato -grosso modo- trovato. Tanto con il Palermo per la cessione dello svizzero, quanto con il Cittadella per l’acquisto del regista, ma anche con il Livorno.
"Con tutte e tre le società c’è chiarezza sulla volontà di vendere e comprare, ma è l’entità degli esborsi ad allontanare i contendenti in una danza lenta dove chi si stancherà prima concederà qualcosa all’altro. Raramente, in carriera, a Foschi è capitato di ricoprire il ruolo dello “sconfitto”.Con il Livorno, c’è l’ok anche sulla valutazione del giocatore, resta da vedere quante e quali contropartite tecniche inserire: da Torino suggeriscono Barone (già rifiutato) e Pratali, dalla Toscana chiedono Zanetti e soprattutto Rubin.
"Zamparini tira un po’ sul prezzo e Cairo altrettanto se non di più, ma anche qui, le idee sono chiare. Iori passa in secondo piano solo per la difficoltà oggettiva di trovare uno scambio da operare con il Cittadella (peraltro, oggi è mancato il presidente dei veneti, Angelo Gabrielli). Dunque, strette di mano già scambiate e solo dettagli da definire. Proprio perché le linee di massima sono tracciate, Foschi può lavorare senza eccessiva fretta, senza rischiare di rimetterci.
"In uscita, Amoruso non andrà a Mantova (i biancorossi cercano un ex-granata, Sasà Bruno), Abbruscato rimane una delle pedine nei piani del Bologna (ma lo prenderebbe in considerazione solo se a Torino arrivasse Succi), mentre si zittiscono via via tutte le sirene che chiamavano Bianchi, man mano che prendono atto della vera incedibilità del bomber.
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