Un arrivederci inevitabile. Potremmo riassumerla così la decisione del Torino, che nella giornata di ieri ha ufficializzato il passaggio di Simone Edera alla Reggina con la formula del prestito secco. Ripartirà dunque dalla Serie B la seconda metà di stagione 2020/2021 classe 1997, che dal suo ritorno in pianta stabile alla "casa base" nell'estate 2017 non è mai riuscito a ritagliarsi uno spazio degno di nota.
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Edera, un arrivederci inevitabile: alla Reggina per trovare continuità
Calciomercato / L'esterno classe '97 ceduto in prestito secco alla Reggina: l'obiettivo è trovare più spazio in questa seconda metà di stagione
EDERA - Con Mihajlovic e Mazzarri prima, con Longo, Giampaolo e Nicola poi, Edera non è mai riuscito a ritagliarsi uno spazio importante all'interno del Torino. E se agli esordi nel 2017 il canterano granata aveva dato l'impressione di potersi affermare a questi livelli, con il passare degli anni il minutaggio per lui è diminuito sempre di più fino a diventare un vero e proprio esubero. Sarebbe stato dunque un peccato per il club trattenere ulteriormente in panchina un giocatore che fino a questo momento aveva disputato appena 4 partite (2 in Coppa Italia e due in campionato), giocando complessivamente soltanto 156' stagionali.
FUTURO - Pochi, davvero troppo pochi per un ragazzo come Edera che, a 24 anni compiuti lo scorso 9 gennaio, ha bisogno di giocare con maggiore continuità per dimostrare di poter giocare ai massimi livelli. In questo modo, infatti, il Torino potrà vedere all'opera il giocatore cresciuto nel proprio settore giovanile e legato ai granata da un contratto che scadrà nel 2023 per valutarne meglio il futuro al termine della stagione.
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