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"Cinquantuno presenze tra campionato, Coppa Italia ed Europa League in due stagioni e mezzo, nelle quali è comunque riuscito ad incidere discretamente, con 5 gol e 5 assist. Nell’estate del 2013 Alexander Farnerud, allora ventinovenne, veniva pagato ben 1.8 milioni dal Torino di Cairo, direttamente dallo Young Boys, società che rimarrà legata alle vicende granata anche un anno più tardi, quando gli svizzeri faranno nuovamente cassa cedendo Martinez.
"Tornando - e rimanendo - sullo svedese, a posteriori risulta chiaro come l’importante investimento di quasi due milioni, a cui si devono aggiungere i 350mila euro per tre anni di contratto, non sia stato ripagato sul campo dalle prestazioni. Due pesantissimi infortuni al ginocchio (il primo ad aprile 2014, il secondo a maggio 2015) hanno di fatto falsato la sua esperienza con il Toro, che adesso - come presentatovi in settimana (leggi qui) - non si ritrarrebbe di certo ad eventuali offerte riguardanti il fragile centrocampista, che di fatto risulta essere un grosso peso a bilancio, oltre che un profilo in scadenza: sommando i milioni spesi per il cartellino (svalutatosi per altro già in maniera decisa a fine 2014, con un calo di circa il 30% dall’inizio del periodo) e quelli dell’ingaggio garantito al giocatore in questi quasi 3 anni, risulta che la società granata si è resa protagonista di un investimento netto di ben 2milioni e 850mila euro, senza contare le varie aliquote. Togliendo metà del suo “stipendio” annuo, siccome la stagione è ancora in pieno corso, e dividendo la cifra per le 51 partite giocate dal numero 8 viene fuori un dato inquietante, ma tutto sommato più che spiegabile: il Toro ad oggi ha pagato 52.450 euro ogni singola apparizione di Farnerud con la maglia granata.
"E questo, chiariamolo, principalmente a causa della sfortuna, e della fragilità del centrocampista. Su 111 partite giocate partendo dall’esordio 17 agosto 2013, contro il Pescara, in Coppa Italia, sino all’ultima partita disputata dai granata in questa Serie A contro l’Udinese, il classe ’84 è stato infatti indisponibile per 42 match, per un totale di quasi 500 giorni di assenza forzata. Ad ogni modo, pare oggettivo come l’avventura dello svedese sotto la Mole non abbia portato i risultati sperati, e soprattutto abbia pesato - e pesi ancora! - sul bilancio societario. Alexander Farnerud, un buco nell’acqua sfortunato e dispendioso, un nodo ancora attuale, che la società granata dovrà farsi carico di risolvere al più presto.
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