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Fisico, corsa e assist: chi è Doig, l’esterno mancino perfetto per Juric

Luca Bonello
Luca Bonello Redattore 

Carriera e caratteristiche tecniche di Josh Doig, lo scozzese classe 2002 paragonato in patria a Robertson del Liverpool

La priorità del Torino, in questa sessione di calciomercato, è trovare rinforzi sulle fasce. Dopo essersi assicurata le prestazioni sportive dell'esterno destro Raoul Bellanova, la società granata ha messo nel mirino Josh Doig, esterno mancino classe 2002 in uscita dall'Hellas Verona. Ma chi è Josh Doig?

Dagli Hearts al Verona: la carriera di Doig

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Josh Doig nasce il 18 maggio 2002 in Scozia, ad Edimburgo, luogo in cui cresce calcisticamente, giocando nelle giovanili della squadra degli Hearts, prima di essere ceduto agli Hibernian nel 2019. Dopo una breve esperienza in prestito al Queen's Park (7 presenze, 0 gol e 2 assist), lo scozzese si afferma negli Hibernian e ci resta fino all'estate 2022, collezionando 78 presenze, 1 gol e 7 assist, oltre a conquistare il premio di “Young Player of the Year“ della stagione 2020/2021. Per 3 milioni e mezzo viene poi acquistato dall'Hellas Verona, dove disputa la stagione 2022/2023, mettendo a segno 2 gol e 4 assist.

Abile nelle due fasi e ancora giovane: con Juric può crescere molto

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Paragonato in patria anche ad Andrew Robertson del Liverpool, Doig è un esterno mancino che può adattarsi facilmente sia nella difesa a tre che in quella a 4. All'occorrenza, complice la sua bravura nei contrasti e nell'uno contro uno, può fare anche il centrale difensivo, ma, in carriera, si è distinto principalmente come esterno sinistro di centrocampo a tutta fascia, utile tanto in zona difensiva (con i suoi 189 centimetri di altezza sa farsi valere nei contrasti aerei) quanto in zona offensiva (non sono pochi, come abbiamo visto, gli assist messi a segno in carriera) e abile a sfruttare la sua abilità nella corsa per rendersi partecipe in entrambe le fasi. Insomma, per caratteristiche, Doig è l'esterno mancino perfetto per il gioco di Juric. In più, lo scozzese è ancora giovane e, sotto la guida dell'allenatore croato, può crescere ancora moltissimo.