gazzanet

I soldi non fanno felicità e punti

I soldi non fanno felicità e punti - immagine 1
Chiuso il mercato estivo anche per la serie B, dove le protagoniste hanno piazzato colpi da novanta come Bojinov, Antenucci etc, si torna a parlare di calcio giocato, dove i soldi e la possibilità di spendere non  vanno di paripasso con i...
Redazione Toro News

Chiuso il mercato estivo anche per la serie B, dove le protagoniste hanno piazzato colpi da novanta come Bojinov, Antenucci etc, si torna a parlare di calcio giocato, dove i soldi e la possibilità di spendere non  vanno di paripasso con i risultati soprattutto al piano di sotto, confermando che la matematica è un opinione e la ribalta te la devi guadagnare con il sudore in campo e non solo con mercati faronici e nomi altisonanti.PASSI FALSI - Ne stanno avendo la prova Verona, Novara e sopratutto Cesena che per la seconda giornata consecutiva non raccolgono i fatidici tre punti.Situazioni diverse quelle di Verona e Novara, perchè se al Bentegodi andava di scena il big match della serata con lo Spezia, a Novara arrivava il giovane Empoli, ma il finale è lo stesso, due X in rimonta.Al Cesena invece va peggio capitolando a Vicenza sotto i colpi del duo Pinardi Malonga che non ha pietà degli ex compagni.Quindi i vari Rivas, Gonzales, Succi and company devono lasciare i titoloni a altre compagini dove la possibilità di spendere è meno, ma la differenza la fa la fatidica "fame" di arrivare e le idee di gioco.LA RIBALTA - E' sicuramente il caso di Varese e Sassuolo che dopo la corsa della stagione scorsa terminata ai playoff hanno perso pedine importanti come Sansone, Rivas e Terlizzi, hanno sensibilmente ridotto i budget di spesa (ricordiamo le dichiarazioni di Squinzi) ma infilano un due su due che lancia però solo gli emiliani al comando a causa della penalizzazione del Varese.Due società che potevano risentire della delusione playoff, e invece hanno lavorato benissimo in estate confermando l'ossatura del gruppo e introducendo la novità del cambio dello staff tecnico, affidandosi a due tecnici vogliosi di riscatto per staccare dalla stagione precedente.Castori e Di Francesco, reduci da due esoneri la stagione scorsa a Ascoli e Lecce. Sono due allenatori diversi si, ma con la stessa voglia di dimostrare. Più equilibrato il primo, più offensivista il secondo, ma sicuramente sono i veri protagonisti di queste due giorante. IL FAMOSO "100" - Partendo dalle note "stelle" date sulla griglia di partenza della cadetteria dai quotidiani sportivi italiani, fin dall'inizio ci saremo dovuti aspettare i titoloni e le copertine per le "predestinate" alla Serie A, invece i riflettori per il momento sono spostati più su altri lidi, dove i mix giovani-esperti stanno dando ragione a chi non ha fatto il famoso mercato da big, ma si è affidato di più alle idee di gioco e alla voglia di arrivare.Come si dice in questi casi, il famoso 100 si raggiunge sul campo con il lavoro la corsa e i risultati, e non solocon le copertine di mercato, perchè le collezioni di figurine non hanno mai avuto grande fortuna sui campi.  Se saremo smentiti lo scopriremo solo durante la stagione...Davide Greco