- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
calcio mercato
di Paolo Morelli
Dopo una vera e propria telenovela, con tanto di colpi di scena, conferme, smentite e altre “puntate” di vario genere, è arrivato il lieto fine. Ed è...
di Paolo Morelli
Dopo una vera e propria telenovela, con tanto di colpi di scena, conferme, smentite e altre “puntate” di vario genere, è arrivato il lieto fine. Ed è il finale che tutti i tifosi del Toro meritavano, Rolando Bianchi in maglia granata. Da almeno tre anni il Toro è alla ricerca di una prima punta in grado di garantire almeno 15 reti a stagione, di un vero bomber. Cairo sborserà una bella cifra – intorno ai sette milioni di euro – ma la squadra avrà là davanti un trio composto da Rosina, Amoruso e Bianchi che insieme possono garantire almeno una quarantina di gol. Gli ultimi due, nella stagione 2006/2007, hanno tenuto in serie A la Reggina segnando più di 30 reti. Insomma, una coppia collaudata che fa ben sperare. Con un Rosina in più.Certo, ci sono le incomprensioni di gennaio ma, a questo punto – e per il bene Toro –, sarebbe opportuno mettere una pietra sopra. D’altronde Bianchi, anche se con un po’ di ritardo, è arrivato comunque. E i passi per avvicinarsi al Toro li ha fatti. Si è diminuito lo stipendio, prima di 500 mila euro, dando una svolta ad una trattativa dilungatasi fin troppo. Ora invece pare che prenderà un milione all’anno (più 2,2 milioni di buonuscita versati dal Manchester City) per cinque anni. Se si conta che prima il suo stipendio era di 2,6 milioni annuali, si tratta di un bello sforzo (anche se parlare di “sforzo” con queste cifre fa un effetto piuttosto strano) che va a dimostrare quanto il giocatore abbia avuto voglia di vestire la maglia granata. E la riprova sta nel fatto che per lui c’erano anche altre offerte (Genoa su tutti). Il Toro ha voluto fortemente lui, lui ha voluto fortemente il Toro.Ora però, passata l’iniziale e doverosa euforia, bisognerà pensare a lavorare seriamente. C’è una sfida da combattere e una tifoseria da onorare, e Bianchi lo sa bene. Non bisogna però mettergli addosso troppa pressione. Lui può dare quel qualcosa in più, ma è la squadra nel complesso a doversi impegnare. Con qualche ultimo ritocco, il Toro sarà al completo. Spiace che si sia dovuto sacrificare un lottatore come Grella, ma quei quattro milioni (o cinque, ancora non si è capito) hanno potuto sbloccare il mercato del Toro che pareva essersi pericolosamente arenato proprio negli ultimi giorni di mercato. L’attacco è completo (c’è da fare giusto qualche cessione), ora il Toro può tornare a muoversi e pensare al resto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA