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L'ira funesta di Cairo, che ieri ha travolto “eroi” presso il centro Sisport, potrebbe non esaurirsi con il perentorio ordine “a lavorare!” impartito alla squadra che pensava di trascorrere un...
L'ira funesta di Cairo, che ieri ha travolto “eroi” presso il centro Sisport, potrebbe non esaurirsi con il perentorio ordine “a lavorare!” impartito alla squadra che pensava di trascorrere un martedì di riposo, ma avere delle conseguenze pratiche. Nelle sabbie mobili che stanno fermando la corsa della truppa di Colantuono c'è chi si è fermato e impantanato senza dare l'impressione di aver compreso che la questione è di vita o di morte (calcistica). Per questo, il presidente non può non discutere con il suo delegato al mercato, Rinone da Cesena, su come alleggerire lo zaino del mister (per usare un'espressione cara a Novellino), perché non affondino tutti. A Gennaio, qualcuno farà le valigie. Compatibilmente con le offerte, la società ha chiaro chi non rientrerà più nel progetto tecnico.Aimo Stefano Diana è il primo nome di questa breve lista. Il laterale, utile tatticamente perché unico esterno su 28 giocatori (probabilmente un record!), da tempo non si esprime più sui propri standard; e Colantuono, che di lui disse a Settembre “non si può discutere un giocatore con le sue capacità e il suo curriculum”, lo tiene ormai sistematicamente fuori, salvo necessità (infortuni altrui). Un cambio tattico, quale il passaggio ad un vero 4-4-2, potrebbe teoricamente aprire opportunità per il centrocampista bresciano; ma in realtà, la sensazione è che il rapporto sia giunto al capolinea, che manchino stimoli e stima. Chi potrebbe acquistarne il cartellino? L'ipotesi Cagliari si allontana man mano che i sardi salgono in classifica, altre ci sono sconosciute; difficile arrivi subito una cessione a titolo definitivo, ma anche solo un prestito permetterebbe alle casse di via dell'Arcivescovado di risparmiare circa 325mila euro netti.Il secondo candidato all'addio è colui che insieme a Diana approdò a Torino scendendo dall'aereo che arrivava da Palermo. L'allenatore, per dirla in parole povere, non “vede” Marco Pisano, definitivamente divenuto riserva di Rubin, non schierato neppure in una situazione di emergenza quale quella in cui si è trovata la difesa domenica, a Piacenza. Anche nel suo caso, il mezzo milione di euro di ingaggio pesa come un macigno, in Serie B; nella categoria superiore, invece, non abbondano le opportunità, ad un primo sondaggio, ma tutti hanno potuto ammirare le doti di venditore di Foschi, nella sua prima estate granata. Da cedere “Ricky” Vailatti, che a Giugno si svincolerà a titolo gratuito e cui non verrà proposto un nuovo contratto; con lui se ne andrà l'ultimo legame con il Torino Calcio. E non mancano voci su nomi meno sospettabili: Matteo Sereni chiamato ancora da Palermo, da quello Zamparini che lo voleva fortemente 18 mesi fa, e che ora vorrebbe tappare il “buco” lasciato dal deludente Rubinho lasciando crescere il giovane e promettente Sirigu.Ed esiste, anche, per fortuna, il mercato in uscita che riguarda non i giocatori che la società intende cedere, ma quelli per i quali arrivano le offerte da altri club. Come Paolo Zanetti, dichiarato obiettivo della dirigenza della Fiorentina. I Della Valle metterebbero sul piatto tre milioni sonanti, offerta che Cairo sarebbe orientato ad accettare; difficile inserire contropartite tecniche. L'agente del mediano granata ha allontanato l'ipotesi, ma la ragione è unicamente che i viola valutano quello che sarebbe il loro secondo Zanetti come alternativa all'obiettivo principale (l'atalantino Guarente). Infine, il Chievo non ha mai mollato su Saeumel; i dialoghi estivi si erano chiusi con un “ne riparliamo”, in questo caso l'omologo Bentivoglio è il desiderio del Torino, ma del mercato in entrata parleremo in altra sede.
(foto M.Dreosti)
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