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calcio mercato
di Valentino Della Casa - Mancano sei giorni esatti al termine del calciomercato. Ne mancherebbero invece cinque per il Cittadella e il Torino. Anzi, soprattutto il Torino che, per una volta, si troverà con molta meno...
di Valentino Della Casa - Mancano sei giorni esatti al termine del calciomercato. Ne mancherebbero invece cinque per il Cittadella e il Torino. Anzi, soprattutto il Torino che, per una volta, si troverà con molta meno urgenza a dover operare negli ultimi nevrotici giorni di trattative per terminare il lavoro condotto alacremente da metà giugno a metà luglio, con la squadra già praticamente completata prima ancora di partire per il ritiro di Sappada. Ma come mai dobbiamo considerare ventiquattro ore in meno? Per questioni prettamente organizzative: il 31 sera, infatti, le due squadre citate scenderanno in campo, nel posticipo della seconda giornata, e diventa molto difficile per i dirigenti e i segretari delle due società trovarsi praticamente in contemporanea all'Ata Hotel di Milano e al Comunale.Ecco perchè il Torino ha ancora più fretta di chiudere tutto entro il 30 agosto. Prospettiva sicuramente felice, per chi in granata ci lavora e per chi il granata lo tifa, ma anche, possiamo dire, di difficile realizzione. Se per il mercato in entrata sembra effettivamente lunedì, e non mercoledì, il giorno cruciale per l'acquisto del famoso esterno, altrettanto non si può dire per quanto concerne le cessioni. Per due motivi. Il primo riguarda le trattative impensabili, come per esempio quella di Sgrigna nuovamente al Vicenza (per Antenucci al Brescia, invece, sembra solo fantacalcio). I biancorossi ci provano, ma il discorso è molto complicato: difficile che si possa concretizzare qualcosa. Se capiterà, sarà solo all'ultimo. Il secondo discorso, invece, è per i due “fuori lista” Gorobsov e Gasbarroni, per i quali offerte non ne sono giunte, con conseguente rinvio alle ultimissime ore di mercato.Il tutto escludendo -come razionalmente sarebbe da fare, ma questo viene filtrato anche dal Torino- le cessioni last minute di Bianchi ed Ogbonna (salvo offerte clamorose e fuori mercato, quasi alla stregua, scomodando i santi, dei russi per Eto'o), i cui sostituti individuati potrebbero già essersi accasati altrove o rifiutare un trasferimento, lasciando in grosse difficoltà la dirigenza granata e immediatamente dopo il tecnico Ventura. Ecco perchè ipotizzare un mercato chiuso da parte dei granata con qualche ora di anticipo, anziché un giorno, sembra più plausibile. Ma sarebbe comunque una gradita novità: per una volta non si terminerebbe sul filo del rasoio. Una cosa che in dieci calciomercato dell'era Cairo ancora non si era mai vista.
(Foto: M. Dreosti)
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