Il Torino non molla Fabio Quagliarella: che l'attaccante della Juventus, cresciuto proprio nel settore giovanile granata, piaccia, e non poco, ai granata di Giampiero Ventura, non è certamente un mistero. Che per arrivare allo stesso, però, si stiano incontrando non poche difficoltà, però, è altrettanto noto.
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Il Torino attende Ferreyra, con Quagliarella nessun passo in avanti
PER ORA NON SI QUAGLIA - Oggi Toro e Juve si sono trovate, ancora una volta, per fare il punto della situazione: una chiacchierata non risolutiva, che non ha sbloccato la situazione. Il club bianconero continua a chiedere una cifra che si avvicina ai 6 milioni per il cartellino dell'attaccante, che, a sua volta, vorrebbe almeno 1 milione di Euro netti a stagione, contro gli oltre 2 percepiti oggi dalla società di corso Galileo Ferraris. Una riduzione significativa dell'ingaggio, ma non ancora sufficiente per soddisfare le volontà dei granata e far decollare la trattativa. Da Via Arcivescovado, infatti, si vorrebbe investire molto meno sul cartellino del giocatore, ormai 31enne, ed offrire allo stesso un ingaggio di poco superiore agli 800mila Euro a stagione.
ATTESA UNA RISPOSTA DALL'UCRAINA - Del resto, il Toro si sta muovendo con decisione anche sul fronte : per l'attaccante argentino dello Shakhtar Donetsk è stata recapitata, proprio ieri, un'offerta di prestito oneroso per un milione di Euro, con opzione per il riscatto del cartellino del giocatore a 6 milioni. Al bomber arancio-nero sono stati offerti 750mila Euro a stagione e la possibilità di firmare un quadriennale in caso di riscatto.
FERREYRA, INVESTIMENTO FORTEMENTE VOLUTO - Il Torino, per il 23enne talento argentino, fa sul serio: le qualità del giocatore sono note, e l'età, otto anni in meno rispetto a Quagliarella, ovviamente fa pendere l'ago della bilancia degli investimento verso il ragazzo cresciuto nel Banfield, poi acquistato dal Veléz ed infine venduto agli ucraini, la scorsa estate, per una cifra vicina ai 9 milioni di Euro. E' proprio l'investimento importante sostenuto dal club nel 2013 a rallentare la trattativa: da Donetsk vorrebbero recuperare più denaro possibile, ma la volontà del giocatore, segnata anche dalla difficile situazione politica del paese, è molto chiara: partire, e Torino sarebbe una destinazione gradita...
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