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IL COMMENTO

Il Toro non si smentisce: ma il calciomercato all’ultimo è arma a doppio taglio

Il Toro non si smentisce: ma il calciomercato all’ultimo è arma a doppio taglio - immagine 1
Ogni estate si aspettano le ultime ore di mercato per chiudere operazioni anche importanti. Ci sono dei pro, ma anche diversi "contro"
Enrico Penzo

L'inizio del campionato ha confermato in maniera decisa che il Torino è incompleto. Le prime due giornate si sono concluse e le prestazioni dei granata sono state un buco nell'acqua. Contro Cagliari e Milan ha fatto il proprio ingresso in campo una squadra a lunghi tratti brutta e quasi irriconoscibile. Stanchezza emotiva, scarsa creatività e poca lucidità hanno caratterizzato il Toro di queste prime due giornate: questo dato di fatto ha dato alla società un'ulteriore motivazione per tuffarsi a capofitto sul mercato, cosa che comunque sarebbe stata necessaria anche se l'avvio di campionato fosse stato più convincente.

Toro, sempre colpi di mercato in extremis

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Arrivati al 30 agosto, a tre giorni dalla chiusura definitiva del calciomercato estivo, il Torino deve ancora compiere operazioni importanti, per giocatori che siano anche in grado di fare i titolari. Non si tratta certo di una novità. Negli anni abbiamo sempre assistito a un Torino abituato ad aspettare fino agli ultimi giorni, se non le ultime ore, prima di completare la squadra. Solo per rimanere agli ultimi anni, nel 2019 Verdi arrivò pochi minuti prima del gong, nel 2020 lo stesso per Bonazzoli e Gojak, nel 2021 toccò a Brekalo sbarcare a Torino di corsa per firmare il contratto, nel 2022 l'ultimo giorno fu quello che portò a Torino Karamoh. In questo 2023 la tendenza si è ulteriormente consolidata: sono almeno tre le pedine che il Torino cerca negli ultimi tre giorni di mercato.

Toro, l'esempio del Milan è da seguire

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Certo, acquistando a fine calciomercato sicuramente le pretese calano ed è compito di una buona dirigenza cercare le condizioni migliori per fare le proprie operazioni (anche se, a detta di Juric, la situazione economica del club è migliorata). Ma d'altro canto le controindicazioni di questa pratica sono moltissime e il Toro l'ha sperimentato bene sulla propria pelle. I nuovi giocatori arrivando a campionato iniziato arrivano da modi di lavorare diversi e ciò può anche portare a infortuni; dal punto di vista tattico necessitano di ulteriore tempo per imparare gli automatismi del gruppo. Il confronto con il Milan ha messo in luce quanto sia importante operare come hanno fatto i rossoneri, cedendo Tonali a giugno per poi rifare la squadra con i proventi di quell'operazione con moltissimi giocatori presi a luglio; e gli ultimi giorni sono tutt'al più buoni per completare la rosa con un'alternativa a Giroud. Insomma, attendere gli ultimi giorni di mercato appare un'arma a doppio taglio. Ma il Toro ogni anno decide di prendersi questi rischi.

 

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