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"Oggi a Milano è stata la giornata del VAR, con una riunione tenutasi negli uffici della Lega Serie A tra arbitri e allenatori, seguita a ruota da una conferenza stampa degli stati generali della classe arbitrale italiana. Per il Toro era presente non Walter Mazzarri, rimasto a Torino a lavorare con la squadra impegnata in una doppia seduta, ma il vice Frustalupi. Ricordiamo, infatti, che il tecnico granata - come già raccontato su queste pagine - ha ordinato un mini-ritiro di qualche giorno per approfondire la conoscenza della squadra. Come anticipato, a soffermarsi con i giornalisti sono stati tra gli altri il presidente dell'AIA Nicchi, il designatore della CAN A Nicola Rizzoli e il Responsabile del progetto VAR in Italia, Roberto Rosetti. Ecco le loro parole, a supporto di una tecnologia che ha segnato una vera e propria svolta nel calcio italiano ma che, soprattutto a Torino, è stata al centro di recenti polemiche sul suo utilizzo.
Così Roberto Rosetti: "L'obiettivo del progetto è quello di avere un calcio più giusto, senza disturbare la bellezza del gioco. Stiamo lavorando con una competenza che viene riconosciuta anche a livello internazionale e altri paesi stanno prendendo spunto da noi. Il VAR non è un progetto perfetto ma stiamo cercando di eliminare tutti gli errori. Il VAR è applicabile solo per errori chiari ed evidenti e la decisione finale è sempre presa dall'arbitro. Le quattro situazioni verificabili tramite la tecnologia sono chiare: gol, rigori, cartellini rossi ed errori d'identità. Nell'errore di identità è compreso anche il cartellino giallo". Il responsabile snocciola poi dei dati: "I tempi di revisione del VAR sono diminuiti molto. Nelle prime 3 giornate la media era di 1 minuto e 22 secondo, successivamente siamo passati a 40'' e adesso siamo a 29''. Questo per rivedere le immagini mentre per quel che riguarda l'overrule, ossia il cambio di decisione dell'arbitro, siamo passati da 2'35'' fino a 1'15'. Tutte le reti vengono controllate e in più sono stati rivisti 282 rigori e 214 rossi. Nella maggior parte dei casi sono stati controlli silenti. Gli overrule sono stati 60: una situazione ogni 3,5 partite. Il nostro obiettivo era quello di non incidere troppo e di non interrompere troppo le gare: il rischio era quello di rovinare il calcio. Nei 60 overrule ben 43 sono state controllate in campo dall'arbitro mentre in 17 casi ha deciso solo il VAR. I gol annullati dal VAR per fuorigioco, precedentemente convalidati, sono stati 12, 3 invece sono stati dati nonostante il guardalinee avesse alzato la bandierina".
Così invece Nicola Rizzoli: "Stiamo crescendo giorno dopo giorno, gli arbitri hanno lavorato bene in questi primi mesi e anche se all'inizio del campionato c'era poca esperienza, adesso le cose stanno migliorando. Qualche errore è stato commesso e poteva essere evitato, ma l'esperienza si fa solo in questo modo. Gli arbitri si sono messi a completa disposizione e sono convinti della potenzialità di questo progetto. Tutti crediamo in questa novità e andiamo avanti tutti insieme. I risultati finora sono positivi, abbiamo analizzato con gli allenatori i vari episodi e abbiamo spiegato le nostre ragioni, sottolineando anche gli errori"
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