01:15 min
Mercato

Ilic verso l’addio: una parabola specchio dell’incompiutezza del Toro di Juric

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 
Il serbo sale a Pinzolo con la squadra: ma il futuro resta da decifrare. La sua parabola in granata è stata incompleta

Ivan Ilic appare in uscita dal Torino. Le sirene di mercato, del resto, sono state prepotenti nelle ultime settimane e lo Zenit, squadra di San Pietroburgo (Russia), appare molto vicina alla conclusione della trattativa. Lo Zenit è infatti in forte pressing e sembra intenzionato a sborsare una cifra ben superiore ai 16 milioni di euro che il Torino ha pagato all'Hellas Verona per l'obbligo di riscatto, successivo al prestito da gennaio a giugno 2023 del giocatore. Insomma, iniziano a essere tanti gli indizi che portano Ilic lontano dal Torino e il più significativo è proprio quello che lo vede lontano da Pinzolo e dal resto del gruppo guidato da Paolo Vanoli.

Una parabola di incompiutezza: non ha svoltato rispetto a Verona

—  

Se, come sembra, Ilic non vestirà la maglia granata nel 2024/2025, bisogna compiere qualche riflessione. La sua parabola al Torino si potrebbe definire incompiuta: arrivato con grandi aspettative e pagato molti soldi per gli standard della società di Urbano Cairo, il centrocampista non ha svoltato sotto la Mole. La sua ultima stagione è stata deludente e in qualche modo ha rispecchiato l'incompiutezza del Toro di Juric, che era chiamato nella terza annualità del tecnico a scalare un ulteriore gradino. Così non è stato e nemmeno Ilic ha migliorato quanto di buono fatto a Verona.

L'acquisto più caro non ha reso. E il progetto tecnico ne ha risentito

—  

L'acquisto più caro dell'ultimo mercato estivo non ha reso secondo le aspettative e il progetto tecnico di Juric ne ha risentito. Con l'avvento di Ilic, infatti, l'allenatore di Spalato aveva pensato di trasformare la mediana del suo Toro da fisica a più tecnica. Ilic era stato preso per affiancare Samuele Ricci nella mediana a due del 3-4-2-1 di Juric. Ed è chiaro che con Ricci e Ilic nel cuore del centrocampo l'obiettivo di Juric era quello di mantenere maggiormente il possesso e di crescere sotto il profilo del palleggio; nello stesso tempo il croato voleva allontanarsi dalla mediana molto più fisica della sua prima stagione sotto la Mole. Risultato? Il Torino è divenuto un ibrido, un qualcosa di incompleto che non ha funzionato appieno. Il salto di qualità non è stato garantito dalla rinnovata fisionomia e il cambio di strategia tattica non è stato del tutto soddisfacente. Ecco perché si diceva che la parabola di Ilic al Toro può assomigliare alla parabola dell'ultimo Toro di Juric.