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Izzo, addio al Toro: da perno ad esubero, la parabola del difensore

Izzo, addio al Toro: da perno ad esubero, la parabola del difensore - immagine 1
Il centrale passa al Monza a titolo definitivo dopo aver rotto con Juric un'estate fa
Alberto Giulini Vicedirettore 

A distanza di cinque anni dal suo approdo in granata, Armando Izzo dice addio a Torino. Un addio definitivo che diventerà ufficiale nelle prossime ore, ma che era ormai scritto dalla scorsa estate. Ad agosto 2022, prima di accasarsi al Monza negli ultimissimi minuti di mercato, il centrale era stato messo fuori rosa da Juric. In Brianza Izzo è stato autore di una stagione su buoni livelli, confermando di essere un elemento di affidabilità come braccetto della difesa a tre. Come prevedibile, la società guidata da Adriano Galliani si è dunque mossa per acquistare il giocatore a titolo definitivo (anche se pende su di lui la spada di Damocle di un processo penale in cui è stato condannato in primo grado a cinque anni di reclusione), trovando un accordo a circa 3 milioni di euro.

L'operazione: via un ingaggio pesante

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I tre milioni incassati dalla cessione sono una cifra decisamente inferiore ai dieci milioni investiti nel 2018 per prelevare Izzo dal Genoa. Ma l'operazione può comunque ritenersi positiva per più motivi. In primis, i granata sono riusciti ad incassare qualcosa da un giocatore di trentuno anni e con il contratto in scadenza nel 2024. Tre milioni incassati da un giocatore fuori dal progetto tecnico e che andranno a finanziare il mercato in entrata. Viene poi eliminata la necessità di dover pagare un ingaggio pesante, da oltre un milione e mezzo di euro. Va però ricordato il contesto che spinse la società granata a riconoscere emolumenti simili al giocatore. Nell'estate 2019, infatti, dopo una stagione ad altissimi livelli Izzo firmò un rinnovo importante, sino al 2024, con Cairo che voleva fare di lui un perno di un Toro che in quel momento provava ad affacciarsi all'Europa.

Tra alti e bassi: dal record con Mazzarri alla rottura con Juric

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Da lì l'avventura in granata di Izzo è andata gradualmente in calando. Dopo un campionato ad altissimi livelli agli ordini di Mazzarri e culminato con il settimo posto e con l'ingresso nel giro della Nazionale, il centrale è vistosamente calato insieme a tutta la squadra nella stagione successiva, il travagliato campionato 2019/2020. Alti e bassi nel 2020/2021: inizio ai margini con Giampaolo, girone di ritorno su buoni livelli con Nicola ed il ritorno alla difesa a tre. Con l'arrivo di Juric (che l'aveva lanciato al Genoa) tutto faceva pensare ad un altro ritorno in auge per Izzo, che è invece scivolato dietro Djidji e Zima nelle gerarchie del tecnico. Il giocatore di Scampia ha ritrovato qualche apparizione nel girone di ritorno del campionato 2021/2022, salvo poi finire all'improvviso fuori rosa la scorsa estate. Si conclude dunque un'avventura tutt'altro che lineare, caratterizzata da prestazioni di altissimo livello ed altri momenti in cui Izzo spariva dai radar.

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