"Il livello sta diventando molto alto, magari alzandolo ancora un po' anche noi possiamo vincere questo tipo di partite e potremmo tutti ricavarne dei grandi benefici". Dalle parole di Juric dopo il pareggio di Genova si può comprendere quale sarà la strategia dei granata sul mercato. Il tecnico è soddisfatto della squadra che si è fatto costruire dalla società in estate, ma è al tempo stesso consapevole della necessità di aggiungere ancora un paio di tasselli per tentare un ulteriore salto di qualità e avvicinarsi sempre di più alle squadre in corsa per un piazzamento europeo. "Ma dipenderà molto dalle occasioni", ha specificato il tecnico, confermando che molto dipenderà dalle uscite e che non ci sono grandi possibilità di investimento dopo gli sforzi estivi, a meno che non venga ceduto davvero Alessandro Buongiorno, su cui c'è il Milan. L'operazione cambierebbe il volto della squadra e di conseguenza le strategie sul mercato. Il presidente Cairo si è esposto dicendo no all'ipotesi di una partenza del difensore a gennaio ma nulla è da escludere categoricamente fino al 31 del mese. Intanto ieri Juric è andato a Milano per discutere con il presidente Cairo proprio le strategie da adottare.
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Toro, vertice di mercato a Milano con Juric. Le possibili mosse
L'esterno mancino
—"Ci sono delle situazioni che possiamo ancora migliorare, come avviene in tutte le squadre", ha spiegato Juric. E tra queste c'è sicuramente l'esterno sinistro. In rosa manca un giocatore mancino, con Lazaro e Vojvoda che si trovano a giocare a piede invertito e non hanno ancora convinto pienamente in termini di qualità offensiva. Il passaggio al 3-5-2 e la presenza di due prime punte a riempire l'area di rigore ha inoltre reso ancor più importante la presenza di un giocatore che possa crossare senza dover cercare la maggior parte delle volte di rientrare sul piede forte. Ad agevolare l'ingresso di un esterno potrebbe essere la partenza di Soppy, escluso dai convocati anche sabato contro il Genoa. Quanto ai profili in entrata, piacciono Bakker dell'Atalanta e il brasiliano Cuiabano.
I ricambi offensivi
—Per alzare l'asticella è inoltre importante poter contare su rinforzi offensivi in grado di fare la differenza, anche se gettati nella mischia a partita in corso. In rosa manca un giocatore in grado di dare il cambio a Vlasic: i centrocampisti sono tanti, ma nessuno ha caratteristiche di raccordo con l'attacco da mezzala offensiva come il croato. In caso di partenza di Pellegri sarebbe inoltre necessario un altro centravanti: al momento l'ex Monaco e Milan rappresenta il vice Zapata, in caso di partenza andrebbe individuata un'altra prima punta che per caratteristiche possa essere alternativa al colombiano. Tra i giocatori monitorati c'è Saldanha, 24enne brasiliano che gioca in Serbia nel Partizan.
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