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di Salvatico / Della Casa
Sono trascorse ormai sei settimane da quando, su queste pagine,...
di Salvatico / Della Casa
Sono trascorse ormai sei settimane da quando, su queste pagine, esplose la realtà del Napoli per Angelo Ogbonna. Sulle prime, la reazione di parte della tifoseria fu di impotente rabbia, e financo di negazione della notizia stessa; in seguito, numerose conferme si sono avvicendate sull'interesse partenopeo per il difensore granata, ed altre continuano ad arrivarne. Proprio in queste ore, infatti, dal cuore della dirigenza del club azzurro ci si esprime in questi termini, riguardo al giocatore: “Corrisponde all'identikit dell'elemento che serve al nostro allenatore. Sicuramente ci piace, molto”.Parole che fanno pensare ad un prossimo approdo sul Golfo dell'Angelo di casa-Toro, ma le cose non sono così semplici. C'é un ostacolo che non vale solo per il club di Cairo ma, fatte le dovute proporzioni, anche per un “Paperone” del calcio come De Laurentiis: i liquidi. Che certo al magnate del cinema non mancano, in assoluto, ma che per quanto riguarda gli investimenti nel pallone vedono anche uno come lui frenare leggermente. Il suo Napoli ha davanti a sé una situazione molto chiara: sa che tipo di giocatore vuole, sa quanto può mettere sul piatto della bilancia. Per quanto riguarda il primo dato, ha compilato una breve lista -di comune accordo con mister Mazzarri- in cima alla quale c'é appunto Ogbonna; per quanto riguarda il secondo, l'intenzione é di spendere, possibilmente, una cifra che si aggiri intorno ai 2,5 milioni di euro.Ed ecco dove i due elementi non combaciano. Petrachi ha fissato il prezzo per il suo gioiello: non meno di 7 milioni, anzi la base, per dirla con maggior precisione, è “8 trattabili”. Altro dato di fatto: i contatti tra le parti sono quotidiani, partono da Napoli (dove c'é chi desidera fortemente il giocatore) e arrivano a Torino (dove non c'é chi desideri ardentemente cederlo). E, dal capoluogo campano dove hanno preso atto della portata economica dell'affare, puntano ad inserire altri elementi (leggi “contropartite tecniche”) che non riscuotono entusiasmo in via dell'Arcivescovado, anche perché quei pochi atleti che sarebbero graditi ai granata sono irraggiungibili (per esempio, Santacroce) mentre per altri ruolo si seguono piste diverse (come per Blasi, rispetto al quale Lerda e Petrachi preferiscono Magnanelli e Budel e non vogliono recedere dall'intenzione di puntare una prima scelta).E allora? E allora, Ogbonna per ora rimane a Torino. Senza dimenticare che esiste anche un fronte rossoblù, per il suo futuro. Il ds del Genoa, Capozucca, é uomo che ben difficilmente rilascia dichiarazioni, e, quando lo fa, queste sono molto laconiche. Decifrandole, però, é possibile osservare un pur lieve progresso: dal “Non ci abbiamo neppure pensato” di dieci giorni fa, siamo al “Non esiste ancora nulla sul tavolo” di quest'oggi. Che non significa esista una trattativa, ma di certo un interesse per il valore del coloured granata sì.Per concludere: Cairo cederà il giovane difensore, se arriverà l'offerta che corrisponde alla valutazione che la dirigenza gli ha attribuito. Per ora, però, il Napoli non intende arrivare a spendere tanto, mentre con il Genoa i discorsi sono a livello embrionale (e comunque non riguardano, non ancora, quegli elementi in bilico come Lazarevic e Tachtsidis). Dunque, Angelo non vola via lontano da Torino, per ora.
(foto M.Dreosti)
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