Infine, il fantasista è stato ceduto nell'ultima giornata a disposizione - dopo alcune giornate convulse nelle quali erano emerse dichiarazioni contrastanti da parte della società e del diretto interessato - e questo non costituisce un precedente per quel che riguarda il Torino: sono infatti almeno due i casi nei quali la cessione di un pezzo pregiato è arrivata sul gong negli ultimi anni. Prima Alessio Cerci, poi Davide Zappacosta. La cessione di Ljajic non è però a ben vedere paragonabile alle due precedentemente elencate, poichè non comporta una reale plusvalenza per il club granata: l'operazione si aggira infatti intorno agli otto milioni di euro, addirittura una cifra inferiore a quella che il Torino aveva speso per acquistare il talentuoso giocatore dalla Roma. Insomma, se nei primi due casi il tornaconto economico era stato notevole e perfino irrinunciabile nel caso del terzino per il club, in questo caso non pare essere stata un'opzione davvero rilevante per la chiusura dell'operazione.
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