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Meglio tardi che mai

Editoriale / Il presidente Cairo mantiene tutte le promesse: dal mercato esce un Torino forte e completo. Unica macchia il caso Nkoulou

Gianluca Sartori

"Il calciomercato estivo ci lascia in eredità un messaggio chiaro: ora il presidente Cairo vuole puntare in alto. Nessuna cessione eccellente, come promesso: strategia votata alla continuità tecnico-tattica della rosa e al suo completamento con poche ma adeguate pedine. Una delle quali è l'innesto di qualità che mancava come l'aria e che necessariamente richiedeva un investimento importante: Simone Verdi, per il quale Cairo si è impegnato a spendere 25 milioni, il colpo più caro della sua presidenza nel giorno del 14° anniversario.

"Potrà lasciare perplessi la tempistica degli affari in entrata. Il fatto che tutti e tre gli acquisti siano arrivati dopo il playoff europeo con il Wolverhampton ha destato in alcuni l'impressione che al presidente non importasse rinforzare la squadra per quell'appuntamento. Ma è chiaro che per chiudere le trattative bisogna essere d'accordo in tre: il giocatore, chi compra e chi cede. In altre parole, se il Napoli si è deciso a dare il giocatore solo l'ultimo giorno di mercato c'è poco da fare. Inoltre nessuno potrà mai avere la certezza che sarebbero bastati Verdi e Laxalt per avere la meglio su un'ottima squadra come il Wolverhampton. Sicuramente sarebbe servito avere il vero Nkoulou in difesa: ma il primo ad aver sbagliato ci pare proprio il camerunese, che ha lasciato i compagni in difficoltà nel momento del bisogno e ha deluso i tifosi che lo hanno sempre acclamato, dimenticandosi che è stato il Torino a dargli un'altra chance in una fase non eccelsa della carriera.

"Se si tratta di giocatori che completano la squadra e alzano il livello della rosa, allora, meglio averli tardi che non averli. Laxalt e Verdi potenzialmente lo sono, dal punto di vista tecnico e dal punto di vista umano. E il fatto che il contratto di Verdi sia stato depositato addirittura a tre minuti dal gong, col senno di poi, ha reso memorabile l'ultimo giorno di trattative. L'unico vero difetto di questo mercato granata è ravvisabile nel fatto che il club non sia riuscito a piazzare in prestito giocatori come Millico, Buongiorno e De Angelis. Se a ciò si aggiunge il fatto che la Primavera è strapiena di fuoriquota, vien da pensare che sarà forse conveniente rompere gli indugi sulla seconda squadra. Per il resto, considerando anche che si veniva dalla rottura traumatica con Gianluca Petrachi che per forza di cose ha comportato e comporta tuttora un periodo di transizione a livello di organizzazione interna, esprimiamo un sincero apprezzamento al mercato del Torino.