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Mercato, molto rumore per nulla?

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Il mercato di gennaio si infiamma già adesso, in questo primo scorcio di ottobre. I nomi sbocciano come fiori di prato alle prime luce dell’alba. Ma allora quando saremo a dicembre cosa succederà realmente? Detti nomi...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Il mercato di gennaio si infiamma già adesso, in questo primo scorcio di ottobre. I nomi sbocciano come fiori di prato alle prime luce dell’alba. Ma allora quando saremo a dicembre cosa succederà realmente? Detti nomi erutteranno con prepotenza come lava e lapilli facendo come al solito molti danni. Eh si perché spesso il mercato non è molto propedeutico alla vita di un organico, soprattutto se si tratta di una squadra neopromossa come il Torino. Se è vero che a questa compagine mancano effettivamente un paio di elementi per crescere nella qualità di gioco e di finalizzazione, è altrettanto vero che questo Toro sta comportandosi bene in serie A, in tutti i suoi elementi per impegno e serietà, per cui sarebbe più opportuno andarci piano con la sfilza di nomi che vengono indirizzati come possibili acquisti. Troppi nomi allo sbaraglio potrebbero destabilizzare un’ armonia di gruppo che oggi nel Toro esiste. I granata sono finalmente una squadra. Erano anni che nell’organico granata non si respirava un serenità tale da far giocare i calciatori senza nessuna paura.

Lasciamoli giocare tranquilli, poi se dovesse arrivare qualche buon giocatore di qualità assoluta per rinforzare questa squadra ben venga, ma solo se è di assoluta qualità.

 

Si parla tanto di Mbakogu. Il nigeriano Jerry è una realtà della Juve Stabia, un giocatore sicuramente di prospettiva ma non è l’elemento che possa far compiere il salto di qualità a questo Toro. Non ha esperienza in serie A e ha solo vent’anni. Noi il giovane lo abbiamo già in casa e ha soli 19 anni, ovvero un anno in meno del giocatore della Juve Stabia, e si chiama Abou Diop che non ha nulla da invidiare calcisticamente parlando a nessun ragazzo della sua età. Anzi ha fatto già vedere di avere le potenzialità per diventare un ottimo calciatore. Dunque perché non valorizzare il talento granata al posto di sparare a raffica su nomi e cognomi che fanno bello il mercato ma che alla fine dei conti influiscono poco nel rettangolo verde? E’ chiaro che se al Toro si dovesse mai prospettare l’arrivo di Drogba (la mia è una provocazione) allora sì che la notizia potrebbe far bene a tutto l’organico granata perché gli stessi saprebbero che chi arriva porterebbe realmente qualità e efficacia. Stesso discorso per il centrocampo. O arriva un vero regista che possa illuminare il gioco granata o meglio far crescere i vari Suciu e Bakic sotto le ali protettive di Giampiero Ventura , uno che di giovani se ne intende. Senza contare che fino ad oggi Gazzi, Brighi e Vives hanno fatto la loro parte in pieno. Quindi, d’accordo sul rinforzare la squadra ma devono essere rinforzi reali.

 

Ad oggi l’organico che ha il Toro, nonostante le evidenti lacune, può far bene in questo campionato, mantenendo la categoria con soddisfazioni. La vittoria a Bergamo contro l’Atalanta nessun tifoso l’avrebbe mai immaginata in quel di Sappada, stesso discorso per il pareggio con l’Udinese, una squadra che ha fatto la Champions, o sbaglio? E non si può sempre dire che contro i nerazzurri di Colantuono il Toro ha fatto l’exploit mentre l’Udinese non è più forte come gli anni passati! Il Toro è un bel gruppo godiamocelo, così come godiamoci Glik che segna imperioso in nazionale, al di là delle tante voci di mercato che ad oggi suonano assurde per i nomi che si rincorrono.

 

Gino Strippoli

 

(foto Capirossi)

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