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Mercato sempre in stallo: Toro occhio a non subire lo scacco matto

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
Mercato del Toro? Non è immobilismo ma poco ci manca. I nomi scorrono veloci di presunte trattative sottotraccia di Petrachi e Cairo ma alla fine dei conti mancano sempre nella realtà  i numeri che possano indicare i giocatori...

Mercato del Toro? Non è immobilismo ma poco ci manca. I nomi scorrono veloci di presunte trattative sottotraccia di Petrachi e Cairo ma alla fine dei conti mancano sempre nella realtà  i numeri che possano indicare i giocatori come possibili rinforzi. I giorni passano veloci, siamo quasi a metà gennaio. Sembrerebbe che il mercato del Toro dovrebbe “decollare” dopo la partita del Siena, ovvero lunedì 14 gennaio. Già proprio la metà del mese o quasi. Insomma si sono già sprecati ben 15 giorni di totale assenteismo per rinforzare la squadra granata e dare a Ventura quei giocatori in grado di dare qualità ma soprattutto riuscire a coprire quei ruoli in cui il Toro sino ad oggi, nonostante una classifica dignitosa ( e qui va il merito a Ventura), ha mostrato ampi deficit.   Spesso i ritardi si pagano a caro prezzo, con ancora in mente il caso Mesbah. Ricordando bene quella fase mercatale estiva il troppo attendismo granata fece perdere la bussola con direzione Torino al milanista che a furia di aspettare si vide recapitare una nuova offerta stilata dai marsigliesi, accettata di buon grado dal giocatore. Quello che ne conseguì lo sappiamo tutti con gli arrivi di Caceres e di Agostini, nulla presenti per tutta la prima fase di campionato, praticamente inservibili. Colpa di Mesbah? Se il Toro fosse stato rapace nella sua decisione l’offerta del Marsiglia non sarebbe mai arrivata e il giocatore ( che è buono) avrebbe vestito la maglia granata. Poi …va bene così, vista l’esplosione e la valorizzazione di Danilo D’ Ambrosio. Stessa fortuna è toccata quando il Toro si è visto “soffiare” per il troppo tergiversare i vari Canini  e Rossettini con la scoperta di Guillermo Rodriguez a parametro zero.   Ma non si può sempre pensare di giocare al “mercante in fiera” sperando nel colpo della fortuna! Petrachi ha spesso fiuto nel trovare i giocatori, poi certamente sbaglia anche lui (Pellicori docet) ma in una sessione come quella di gennaio dove è vietato sbagliare si giochi bene le sue carte. E’ anche vero che il ds granata ha anche una possibilità davvero minima di ‘giocare’ con le altre società visto che ha un potere economico risicato se non nullo.   E’ però indispensabile comperare gli elementi giusti e non solo andare a sostituire le figurine mancanti dall’album. Si legge che il Toro abbia aperto una trattativa per Rigoni! Giocatore di 33 anni che il Chievo Verona ha fatto giocare ben 5 volte in campionato. Se il futuro del Toro passasse da un buon giocatore tecnico come il veronese, gioca però in un ruolo dove l’età pesa eccome, allora questo Toro non può avere un grande futuro. Se invece l’acquisto di Rigoni fosse il presupposto per acquistare anche il centrale Andreolli allora le cose sarebbero ben più delineate, soprattutto in vista della prossima stagione visto che Ogbonna lascerà il Toro.   Vedremo a giorni quali strategie in questi mesi il Toro ha tracciato per questo mercato invernale. La sensazione dalla metà di dicembre ad oggi  è che Cairo non abbia dato alcun via libera a Petrachi per fare acquisti ma solo per far uscire i giocatori in esubero. Cinque se ne sono già andati. Il sesto (Caceres) è rimasto solo per la penuria di terzini che il Torino avrà contro il Siena. Il settimo potrebbe essere Suciu , lui si bisognoso di giocare e riprendersi presto  il terreno verde. Ma potrebbe anche esserci l’ottavo partente ovvero il misterioso Bakic che più che un vero investimento sembrerebbe un’operazione stile Asamoah. Il ghanese, nella stagione in cui il Toro era allenato da Novellino, non calcò mai il terreno di gioco per poi far ritorno a fine campionato alla casa madre. Con Bakic il Toro ha speso 1,5 milioni di euro per acquistare il giocatore in condivisione con la Fiorentina ma se il ragazzo non gioca e viene spedito a Firenze magari in cambio di Olivera   qual è sarebbe stato il vero investimento? Poi dati per partenti sono pure  Sansone, Brighi, Lys Gomis e Verdi. In tutto 12 giocatori ovvero più di una squadra di calcio! Di questi 12, di cui 5 già partiti, ben 6 sono acquisti del mercato estivo: Migliorini, Agostini, Caceres, Sansone, Bakic, Brighi! Questa a onor di cronaca, se si avverasse, sarebbe un deciso fallimento senza dover poi aggiungere la questione Gillet, vero gioiello della campagna acquisti ma finito nella rete del calcio scommesse con il rischio di perderlo definitivamente a Giugno!    Adesso è l’ora di rompere gli indugi e dare una vera sterzata al mercato granata, se dovesse arrivare Olivera  allora in sua compagnia Cairo faccia il sacrificio economico di acquistare Almiron, giocatore integro che nel suo ruolo può disimpegnarsi bene anche fino a 36 anni, l’argentino di anni ne ha 32. Se in attacco la decisione di far partire Sansone diventasse realtà allora si acquisti, in un vero investimento, un giocatore valido anche per il futuro come Ibarbo accompagnato poi,e sottolineo poi, da quel Pozzi che a detta di tutti è l’attaccante che vuole Ventura. Il mercato di gennaio insegna una cosa:se si compera adesso si risparmia poi a luglio con la finalità di guardare davvero bene al futuro.    Gino Strippoli