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Dopo gli incontri con Sartori e quelli con Corvino, l’interlocutore privilegiato di Foschi diventa ora Pierpaolo Marino. Il ds del Napoli si fa avanti con il Torino perché ritiene di poter intavolare diversi discorsi...
"Dopo gli incontri con Sartori e quelli con Corvino, l’interlocutore privilegiato di Foschi diventa ora Pierpaolo Marino. Il ds del Napoli si fa avanti con il Torino perché ritiene di poter intavolare diversi discorsi interessanti. L’obiettivo, come praticamente per ogni club che contatti quello di Cairo in queste settimane, è principalmente Blerim Dzemaili, ma non solo, non in questo caso. I partenopei, infatti, hanno altre esigenze che non il centrocampo, e anzi i sondaggi sullo svizzero paiono più tattica (del ds granata) che non l’inizio di una trattativa. Quali le esigenze degli azzurri? Per prima cosa, un esterno sinistro. Ed ecco che Marino chiede a Cairo il suo Matteo Rubin, ritenuto elemento di valore e prospettiva. “Già che ci siamo”, dice il partenopeo, “parliamo anche di Di Michele”. Il procuratore del giovane veneto, Carpeggiani, non nega (aggiungendo poi “è da qualche giorno che non sento più il mio assistito”, ma non ci spaventiamo più, dopo l’allarme di quindici giorni fa…).
"Italiano? Oggi, per la prima volta da settimane, non ci sono dialoghi sul conto del 31enne regista. Che questo possa essere interpretato come un buon segno, magari decisivo, è pensiero che non ha fondamento. La situazione legata al giocatore del Chievo è questa: il Torino, se lo vuole, deve dare l’affondo finale, in questo gioco al mantenimento della propria posizione che vede sempre avvantaggiato chi vende, cioè Sartori, il quale avrebbe provato a forzare un po’ la mano rispetto agli accordi inziali. E così, il procuratore del centrocampista nato in Germania, D’Amico, dice ai granata “Sveglia!”, perché il Padova al momento è poco più di una mossa tattica del ds gialloblù per dare la spinta decisiva a Foschi, ma il suo assistito inizia a riflettere seriamente sulla possibilità, non sentendosi più ricambiato come agli inizi nel suo amore per la destinazione-Toro.
"Lo svizzero rimane obiettivo dell’Udinese, mentre -si diceva- il Napoli non sarebbe realmente interessato; ma se la società di De Laurentiis decidesse che l’obiettivo ambizioso, l’ultimo colpo del suo personale calciomercato, dovesse essere proprio il centrocampista di natali albanesi, allora da Torino potrebbero chiedere di mettere sul piatto azzurro della bilancia non Pazienza e Rinaudo, ma Mariano Bogliacino. Il centrocampista uruguayano, regista che spesso sembra un trequartista, potrebbe essere convinto a tornare in Serie B per essere di nuovo il fulcro del gioco di una squadra vincente. Il costo del cartellino non supera i 2 milioni di euro, il talento non si discute, l’operazione sarebbe fattibile. Ovviamente, solo se davvero gli azzurri vorranno puntare su Dzemaili.
"Ci sono infine altre operazioni di calciomercato italiano e anche internazionale che coinvolgono giocatori del Toro. Innanzitutto, il suo capitano. Rosina è un obiettivo dello Zenit. Dopo aver rifiutato le offerte provenienti dalla Germania, è difficile che il numero 10 faccia i salti di gioia all’idea di andare a trovare il freddo di San Pietroburgo, per quanto il prossimo allenatore della formazione russa potrà essere -dicono i diretti interessati- Luciano Spalletti.
"L’opzione per sgravare il bilancio del Torino da un altro, pesantissimo ingaggio, quello di Barone (il più alto di tutti), potrebbe essere il Livorno, ed uno scambio con Loviso. La città toscana è luogo dove già più di una volta è accaduto che campioni in disgrazia si siano ritrovati, mentre il regista labronico (scuola-Juve, quasi una costante dei desideri granata di quest’Estate) sarebbe tatticamente perfetto per Colantuono.Chiudiamo con Amoruso, per il quale spunta un’idea inaspettata: la Fiorentina. I viola sono sempre alla ricerca del famoso “vice-Gilardino”, ruolo per il quale si erano fatti i nomi anche di Bianchi e Di Michele. Per caratteristiche, l’idea che porta all’esperto attaccante del Torino (che, pare, riceve chiamate anche dalla Turchia) è la più credibile. Non molti i soldi spuntati dall’eventuale cessione, ma di più sarebbero quelli derivanti dall’ingaggio risparmiato.
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