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Milinkovic, un Europeo Under 21 altalenante: il futuro resta tutto da scrivere

Federico Bosio

Calciomercato / Per il portiere serbo due presenze e quattro reti subite, ma poche responsabilità complessive. In bilico tra prestito e panchina granata

"Il calciomercato sta muovendo i suoi primi concreti passi in casa Torino, ma il futuro di alcuni giocatori resta tuttora legato ad un filo particolarmente incerto e gli stessi componenti della rosa si trovano in una situazione incerta, di stallo: uno di coloro che senza alcun dubbio fanno parte di questa categoria è Vanja Milinkovic-Savic, portiere serbo classe '97 approdato in granata a margine dello scorso mercato di gennaio e dunque con largo anticipo, di modo da integrarsi per tempo nella nuova realtà e di essere valutato con calma da Sinisa Mihajlovic. Proprio il tecnico tuttavia, verso la fine della passata stagione, aveva dichiarato in conferenza stampa che il giovane numero uno non aveva sino a quel momento dimostrato di essere ancora pronto per una piazza come il Torino.

"La soluzione più scontata che si era dunque profilata per il giocatore, visto e considerato anche l'investimento del club granata, non era ovviamente una immediata bocciatura quanto piuttosto un prestito annuale volto a far maturare al portiere maggiore esperienza ed a permettergli di mettere in mostra tutte le proprie qualità. Ogni decisione è però stata momentaneamente rimandata, poichè Milinkovic era fino a pochi giorni fa - due, per la precisione - impegnato con la propria Selezione Under 21 in Polonia, per gli Europei di categoria: questa stessa competizione poteva essere tra l'altro un ulteriore palcoscenico sul quale esibirsi e tentare di conquistare Mihajlovic a distanza. Quello del portiere risulta tuttavia un Europeo complicato da valutare in maniera decisa, in un senso o nell'altro: le prestazioni sono state altalenanti e non si può dire che sia risultato determinante nel salvare i propri compagni, ma nemmeno che abbia particolari responsabilità sulle reti incassate.

"Il CT ha deciso di dargli fiducia nei primi due incontri, con Portogallo e Macedonia, per poi dare spazio al turnover nella sfida conclusiva contro la Spagna facendolo così sedere in panchina in favore di Manojkovic: è questa senza dubbio una notizia assolutamente positiva, poichè il portiere granata si è confermato il titolare della propria Nazionale Under 21, venendo schierato per gli incontri che contavano davvero e restando fuori dall'undici titolare solamente nel match che non aveva ormai più alcun valore per classifica o sogni di qualificazione. Le presenze sono dunque due, le marcature avversarie incassate quattro: c'è la sua diretta responsabilità sulla prima, quella che ha spianato la strada al Portogallo, frutto anche di un'uscita maldestra su un tiro-cross pericoloso; decisamente incolpevole invece sulle altre tre reti subite delle quali tra l'altro una - contro la Macedonia - è arrivata su calcio di rigore.

"Nel complesso dunque un buon Europeo, senza picchi qualitativi ma privo anche di scivoloni clamorosi. Resta tuttavia parecchio bassa la probabilità che attraverso le due succitate prestazioni il serbo sia riuscito a far cambiare idea a Mihajlovic ed a convincerlo a puntare veramente anche su di lui nella prossima stagione. Le ipotesi, a questo punto, restano due per l'immediato futuro di Milinkovic-Savic: nel caso in cui si trovi la soluzione adatta il portiere potrebbe muoversi in prestito, ma è chiaro che vincolante per questa ipotesi sarebbe la garanzia di avere un posto da titolare in un'altra piazza, probabilmente in una categoria inferiore. Se invece non si arrivasse ad un accordo di questo tipo, ecco che il portiere potrebbe rimanere all'ombra della Mole nel ruolo di secondo - alle spalle di Sirigu, atteso domani in città per visite e firma - ma in questo caso non avrebbe modo di crescere particolarmente. Restano situazioni da valutare attentamente in casa granata, adesso che l'Europeo Under 21 è alle spalle per il gigante serbo classe '97.