Il Torino ha detto sì alla richiesta della Spal per il prestito di IagoFalque: la società granata e di conseguenza Walter Mazzarri (o forse viceversa) acconsentirebbero alla partenza di un giocatore a cui solo sei mesi fa era stata assegnata la maglia numero 10. È la notizia delle ultime ore: resta da capire se il giocatore accetterà la destinazione, ma già solo il “sì” del Torino alla Spal merita qualche riflessione.
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Perché il Torino potrebbe salutare Iago Falque
Il tema / Dubbi sulla condizione fisica dello spagnolo, che comunque deve ancora accettare la destinazione
Falque ha l’ambizione di tornare a giocare con continuità e questo sicuramente glielo garantirebbe più la Spal del Torino. Ma se si arriverà ai saluti sarà più perché è stata la società granata ha messo il giocatore sul banco dei cedibili. Hanno pesato evidentemente i tanti infortuni di Falque: da aprile ad oggi sono state solo otto le presenze totali in maglia granata. Alle poche certezze sulla condizione fisica del galiziano si accompagna la crescita esponenziale di Alex Berenguer, che ad oggi merita la maglia da titolare. La formula del prestito - già, perché per il titolo definitivo serve una controparte disposta a comprare un giocatore di trent’anni reduce da un lungo periodo di sostanziale inattività - permetterebbe di verificare la ripresa di Falque, che a giugno tornerebbe alla base per fare poi il punto della situazione.
Le prossime ore diranno se Falque alla Spal si farà. Al tema si accompagnano i dubbi di tanti tifosi che vedrebbero partire un giocatore di indubbia qualità che per diverso tempo (fino alla stagione 2017/2018) è stato un trascinatore, forse qualche rimpianto in seno alla società per non avere venduto Iago quando aveva più mercato e molto probabilmente la necessità di sostituirlo in caso di partenza (a quel punto solo due trequartisti con esperienza, Verdi e Berenguer, sarebbero troppo pochi).
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