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GRAZ, AUSTRIA - OCTOBER 3: Alexander Kofler of Wolfsberg AC, Nikola Kalinic of AS Roma and Michael Sollbauer of Wolfsberg AC during the UEFA Champions League group J match between Wolfsberger AC v AS Roma at Merkur Arena on October 3, 2019 in Graz, Austria. (Photo by Martin Rauscher - SEPA.Media/Getty Images)
Le ultime giornate di calciomercato, si sa, regalano sempre grandi sorprese. Per il Torino la "sorpresa" dell'estate si chiama Nikola Kalinic: attaccante croato classe 1988 che sarebbe pronto all'approdo in granata dall'Atletico Madrid. Un giocatore che gli appassionati di Serie A conoscono bene e che ha collezionato nella massima serie nostrana 115 presenze, 38 gol e 13 assist con le maglie di Fiorentina, Milan e Roma. Sarà lui la spalla ideale per Belotti?
IDENTIKIT - Nikola Kalinic nasce a Salona, in Croazia, il 5 gennaio del 1988. Attaccante dotato di grande tecnica, nonostante una stazza fisica importante (80kg per 187cm), Kalinic esordisce nella massima serie croata all'età di 18 anni. Dopo due brevi parentesi al Pula e al Sebenico, Nikola torna all’Hajduk Spalato: società in cui è cresciuto sin dall'età di 10 anni e con cui si afferma definitivamente tra i professionisti. Importante, in particolare, per la sua carriera 2008-2009, con Kalinic che guiderà l'Hajduk fino al secondo posto in classifica grazie ai suoi 15 gol realizzati in 1HNL.
EUROPA - Nell’estate del 2009 viene ceduto al Blackburn per 7,5 milioni di euro. Qui, anche a causa di qualche problema di adattamento, Kalinic non lascerà un bellissimo ricordo riuscendo a mettere a segno soltanto 13 reti in 53 presenze fatte di alti e bassi. A dare una seconda chance al croato ci pensa però il Dnipro, che lo preleva dal Blackburn a costo zero nell'estate del 2011. I quattro anni vissuti in Ucraina si rivelano essere gli anni di maggiore crescita del calciatore, che nel 2014 porta a compimento il sogno di esordire in Champions League. Ma è la stagione seguente, quella 2014-2015, ad essere l'annata della consacrazione di Kalinic che realizza 19 reti in 48 partite, tra campionato, coppa d'Ucraina e Europa League. Una che terminerà con la sorprendente finale di Europa League conquistata dal Dnipro, che perderà poi per 3-2 contro il Siviglia nonostante il momentaneo 1-0 firmato proprio da Kalinic.
FIORENTINA - A notarlo allora è la Fiorentina, che nell’agosto 2015 lo strappa al Dnipro per 5 milioni di euro. Con la leggendaria numero 9 di Gabriel Omar Batistuta sulle spalle, Kalinic ripaga la fiducia dei viola e chiude la sua prima annata italiana siglando 13 reti in 42 incontri. Numeri che saranno persino migliori la stagione successiva, quando andrà in rete 15 volte in campionato e 5 in Europa League. Ma le statistiche da sole non bastano per descrivere l'importanza del lavoro di Kalinic nella fase offensiva della Viola: il croato è un attaccante a 360°, un giocatore moderno in grado di alternare assist (7 nei due anni alla Fiorentina) e tanto lavoro sporco a una consistente dose di freddezza in fase realizzativa.
DELUSIONI - I due anni alla Fiorentina lo mettono in cima alla lista dei desideri del Milan, che lo strappa alle tante concorrenti Europee e investe su di lui 22,5 milioni di euro tra prestito oneroso e obbligo di riscatto. Ma in rossonero Kalinic deluderà le attese, segnando soltanto 6 reti nelle 41 presenze stagionali e facendosi "beccare" dai tifosi del Diavolo per qualche atteggiamento considerato troppo indolente. Nonostante parentesi deludente con la maglia del Milan, c'è un'altra grande d'Europa a puntare ancora su di lui: l'Atletico Madrid del Cholo Simeone, che lo porterà in Spagna a titolo definitivo per 14,5 milioni di euro. Le attese sono alte, ma Kalinic fallisce l'appuntamento anche con i Colchoneros: le sue prestazioni mancano di brillantezza e segna appena 4 gol nella sua unica stagione in Liga. Davvero troppo poco per un giocatore come lui.
TORINO - A rigenerarlo ci pensa allora la Roma, con il ds Petrachi che individua nell'ex Fiorentina il perfetto vice Dzeko. Anche in giallorosso però il classe 1988 dimostra di non aver più lo smalto di un tempo e in giallorosso trova poco spazio, segnando 5 gol in 5 presenze complessive. Ora all'orizzonte potrebbe esserci una nuova chance con il Torino: il responsabile dell'area tecnica granata Davide Vagnati nella giornata di ieri ha raggiunto un accordo di massima con l'Atletico Madrid e presto Kalinic potrebbe fare il suo ritorno in Serie A. Giocatore intelligente tatticamente e abile a giocare anche spalle alla porta, il croato predilige arretrare per aiutare la squadra durante la manovra di costruzione. Inoltre è un discreto assitman, cosa che potrebbe giovare anche a Belotti che aspetta di conoscere la sua nuova "spalla" offensiva.
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