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di Valentino Della Casa - Il Torino vuole programmare. E vuole farlo già in occasione del mercato di Gennaio. Messe temporaneamente in stand-by le varie trattative che conducono a Troianiello (in pole), Pesce e Carrozza,...
di Valentino Della Casa - Il Torino vuole programmare. E vuole farlo già in occasione del mercato di Gennaio. Messe temporaneamente in stand-by le varie trattative che conducono a Troianiello (in pole), Pesce e Carrozza, discorsi legati all'immediato presente, in casa granata si cerca di guardare anche a giovani talenti, soprattutto per il ruolo dell'esterno offensivo sinistro, già pronti per giocare nella tanto agognata massima categoria. Giocatori costosi, cui il ds Petrachi (anche grazie al lavoro combinato con la nuova rete di osservatori guidata dal giovane D'Ottavio) ha messo gli occhi e cercato di intavolare discorsi da qualche settimana.Il costo, appunto, resta la vera grande incognita di queste operazioni, che, ovviamente, necessitano dell'avvallo presidenziale. Ecco dunque che entra in gioco il famoso “portafoglio” messo a disposizione di Petrachi per il mercato di Gennaio, permettendo di rendere chiara da subito la strategia di mercato del Toro: acquistare elementi validi subito per raggiungere senza grossi intoppi (oltre a quelli che fisiologicamente già esistono) la promozione, oppure rischiare un investimento grosso, che soltanto la Serie A potrà ripianare?Cairo valuta, Petrachi propone. Sul taccuino del direttore sportivo sono oramai molti i nomi di “nuovi Stevanovic” pronti a vestire la maglia granata (tra questi circola anche il nome del già conosciuto Soddimo, ma, ammettiamo, è una voce ancora da verificare), il cui costo del cartellino oscillerebbe tra il milione e il milione e mezzo di euro, per un trasferimento a titolo definitivo in granata. Nomi ancora è difficile farli, ma, garantiscono autorevoli fonti all'interno della società, ci sono già stati alcuni contatti con le squadre (alcune anche straniere) proprietarie dei cartellini di questi giovani talenti.Ecco dunque che qualcosa comincia a muoversi davvero, anche in ottica futura. Toccherà al Presidente la scelta di quale via imboccare. Con tutto questo entusiasmo, in un ambiente che non vede l'ora di vedere nuovi Suciu e Stevanovic crescere ed esplodere a Torino, osare potrebbe non essere più così rischioso.
(foto M.Dreosti)
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