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calcio mercato
di Valentino Della Casa
Qualcosa comincia a muoversi. Manca davvero poco alla prima cessione e al primo acquisto da parte dei granata, in questo mercato 2010/2011, dove si dovrà badare a...
"di Valentino Della Casa Qualcosa comincia a muoversi. Manca davvero poco alla prima cessione e al primo acquisto da parte dei granata, in questo mercato 2010/2011, dove si dovrà badare a spese, ma allo stesso tempo garantire una squadra di qualità a mister Lerda. E allora, per avere denaro da investire, bisogna cedere. Il Torino sta per vendere, infatti, uno dei giocatori più rappresentativi, uno dei migliori degli ultimi tre anni: Matteo Sereni. Per lui, si può addirittura parlare di “ritorno a casa”. Non visto come un “tradimento” nei confronti della società granata, che ha creduto in lui in uno dei momenti più bui della sua carriera, facendo vedere a tutti di che pasta fosse fatto questo portiere. Ma il Brescia è la società che l’ha proposto al grande calcio, e se proprio il Torino non riuscisse a tenere Sereni (solo ed esclusivamente per questioni di bilancio), allora Brescia potrebbe essere una delle poche soluzioni alternative gradite. Percorso inverso per un giovane che a Torino è stato lanciato e che aveva messo sopra ogni altra proprio la società granata. Luigi Alberto Scaglia è pronto a ritornare, dopo aver convinto tutto l’ambiente di essere un giocatore su cui si può puntare. Certo, ora difficile sarà riconfermarsi, ma la grande qualità del giovane, e la possibilità di prepararsi dall’inizio con la nuova squadra non possono che essere di vantaggio per un giocatore, che diventerà uno dei punti fermi del nuovo Torino. Anche se perdere Sereni non è una scelta da fare a cuor leggero, i granata riescono in questa maniera a risparmiare su un ingaggio oneroso e sul costo pesante del cartellino dell’esterno bresciano (la comproprietà era fissata a un milione e mezzo circa, una cifra considerevole). Forse anche questa volta Petrachi ci ha visto giusto, anche se colmare il vuoto lasciato da Sereni, non sarà di certo facile.
"(Foto: M. Dreosti)
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