Nel silenzio nascono le risposte più importanti. E' l’auspicio della dirigenza del Torino a proposito dell’affaire Lanna che sta diventando sempre più una telenovela estiva. Il difensore del Chievo vuole venire al Torino, ha trovato da tempo un accordo con la società granata che ha formulato un’offerta ritenuta interessante anche dalla dirigenza veneta, che ha un grosso “però” da risolvere. Il timore, tutt’altro che infondato, di Campedelli e Sartori è che con la partenza dell’esperto difensore si inneschi un effetto domino che porti anche altri giocatori a chiedere di essere ceduti. Della rosa fanno ancora parte elementi come Semioli e Pellissier che hanno mercato e lecite ambizioni di rimanere in serie A, per questo la palla che i dirigenti clivensi continuano a passarsi e soppesarsi è alquanto avvelenata. Sanno che trattenere un giocatore scontento sarebbe controproducente, però non possono mandare messaggi contraddittori alla piazza e soprattutto ai giocatori. L’auspicio della dirigenza clivense sarebbe che il giocatore trovasse una soluzione come quella applicata da Morgan De Sanctis, ovvero la rescissione unilaterale del contratto. Ma si tratta di un provvedimento che potrebbe essere poi adottato dagli altri giocatori, da qui il silenzio scelto da Sartori e Campedelli. Tutto sarebbe stato più semplice se Ivan Franceschini avesse accettato il trasferimento in Veneto, ma il difensore ex-Reggina non vuole muoversi. Una scelta che condiziona, in parte, anche i destini di giocatori come Gabriele Cioffi e Marco Di Loreto. La dirigenza granata per ora non ha fretta di cederli, ma è noto che il direttore sportivo Fabio “Richelieu” Lupo ha parlato a lungo con tutti e tre in questi giorni di ritiro e, d’accordo con il mister Walter Novellino, si è deciso di rinviare ogni valutazione, in merito, alla fine della permanenza a Malles. Chi non ha problemi di carenza di richieste e pare destinato a fare le valigie è Roberto Stellone, conteso fra Cagliari e Livorno, alla prese con il buco lasciato da Lucarelli che in nome dei milioni (di euro) e “dei posti di lavoro che potrà creare con la sua partenza” ha raggiunto i compagni dello Shakhtar Donetsk. Difficile che il centravanti romano finisca in Sardegna, considerati i rapporti non idilliaci fra Cairo e Cellino e soprattutto quelli più buoni fra il numero uno granata e il presidente del Livorno. L’ostacolo, anche in questo caso, è di natura economica: Stellone ha un ingaggio elevato (750 mila euro) e il Toro lo valuta come uno dei più forti attaccanti in circolazione, capace di segnare 30 gol nelle ultime 3 stagioni a fronte di 30 anni. Quindi difficilmente la richiesta è inferiore ai 3 milioni di euro (3,5 secondo alcuni) e non viene presa in considerazione l’idea di prestiti o comproprietà. Un discorso che, invece, viene valutato per Elvis Abbruscato. Il giocatore ha chiesto di cambiare aria e anche in questi giorni di ritiro non pare aver ritrovato il sorriso perduto. Si allena con metodo, ma la felicità è un’altra cosa. La dirigenza lo tiene in gran considerazione, anche a fronte dell’investimento fatto l’estate scorsa. Per cui si pensa a uno scambio di comproprietà con l’esterno di centrocampo Luca Ariatti dell’Atalanta o con il collega Simone Padoin del Vicenza. Non mancano però le richieste anche da parte di Rimini e Lecce, dove l’ex-aretino troverebbe una sua vecchia conoscenza quell’Andrea Ardito che, guarda caso, è assistito dal suo stesso procuratore.
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Settimana clou per Lanna
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