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Sfida Loviso-Iori, due affari possibili

Redazione Toro News

di Alessandro Salvatico

Foschi gioca su due tavoli. Seduto ad uno c’è Aldo Spinelli, all’altro Andrea Gabrielli, presidente del Cittadella. In gioco ci sono Loviso e Iori, una manciata...

di Alessandro Salvatico

"Foschi gioca su due tavoli. Seduto ad uno c’è Aldo Spinelli, all’altro Andrea Gabrielli, presidente del Cittadella. In gioco ci sono Loviso e Iori, una manciata di milioni (pochi) e qualche elemento attualmente in forza al Torino FC a mo’ di fiches. Gli obiettivi del dirigente granata, sul mercato in entrata, sono due: l’altro è un difensore centrale, che potrebbe essere un giovane di prospettiva o una certezza come Franceschini (gratis e già in casa), ma il più urgente è appunto il regista. L’uomo che deve imparare il gioco che vuole Colantuono e poi insegnarlo agli altri sul campo ha bisogno di tempo per fare quel che deve fare, non può arrivare a metà Agosto.

"Siamo in contatto con gli entourage di entrambi i candidati al centrocampo del Toro, e c’è spazio per una conclusione positiva per entrambi gli affari (ovviamente, solo uno si chiuderà). Loviso, pochi mesi fa, era cercato dal Palermo, ma il Livorno fece sapere a Zamparini, convinto che il giocatore fosse destinato a partire in ogni caso, che invece il suo futuro poteva restare amaranto. Foschi, sul tavolo di Spinelli, mette degli argomenti concreti: un milione di euro più Barone. L’armatore genovese risponde: aggiungi qualcosina, diciamo duecentomila, e sostituisci “Barone” con “Zanetti”. Il dirigente romagnolo ritenta: ok per i duecento, ma anziché Zanetti, diciamo “Pratali”? Il livornese: mmmh (riflette).

"Per quanto Barone possa portare il proprio ingaggio a 800mila per almeno un biennale, questi sono comunque troppi per il club toscano. Il Torino tenta allora di sgravarsi dallo stipendio di Pratali, si vedrà se Ruotolo darà il via libera all’arrivo di un difensore.C’è un punto che gioca a favore del club di Cairo: la volontà del giocatore. Loviso ha dato il proprio benestare al trasferimento, ed evidentemente l’offerta recapitata al procuratore Ciccio Romano deve essere convincente, per riportare il giocatore in quella Serie B dalla quale si era appena elevato.

"Il talentuoso Manuel Iori, invece, pensa di meritare la A. Probabilmente non ha torto: già quando ha portato il Cittadella alla promozione in cadetteria, su di lui c’erano gli occhi di molti club di prima categoria. Il regista è rimasto in veneto, un po’ a sorpresa, ma ora che si è confermato ed è ulteriormente maturato si sente pronto al salto. Salto che potrebbe attendere ancora un anno, e con addosso un’altra maglia granata: tentare la promozione con il Toro sarebbe comunque un prestigioso avanzamento di carriera. Il costo del regista, nonostante tutto, non è proibitivo, e il dg del Cittadella, Marchetti, ci ha fatto capire che l’affare si potrebbe chiudere anche per una cifra inferiore al milione e mezzo di euro.

"Probabilmente un milione e duecentomila, cifra simile o comunque poco inferiore a quella messa sul tavolo di Spinelli, più Malonga. E’ un affare decisamente possibile.I due giocatori che si contendono la sedia granata della regia sono entrambi bravi, professionali, insomma due certezze, due potenziali ottimi acquisti. La speranza è che le trattative si dimostrino diverse da quelle che caratterizzano la maggior parte delle vicende del calciomercato 2009, ossia che non diventino telenovelas, e soprattutto che non abbiano la conclusione di quella intitolata “Vincenzo Italiano”.