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La rumorosa contestazione a Cairo inscenata ieri presso il centro Sisport fa discutere i tifosi, divisi tra chi la appoggia, chi la respinge, e chi ne comprende le ragioni non concordando sulla forma. Oggi si torna a...
La rumorosa contestazione a Cairo inscenata ieri presso il centro Sisport fa discutere i tifosi, divisi tra chi la appoggia, chi la respinge, e chi ne comprende le ragioni non concordando sulla forma. Oggi si torna a parlare di calcio, di quel pallone che a volte passa in secondo piano ma che è ancora il motore di tutto il mondo che vi ruota attorno, e che tra una settimana correrà sul terreno dell'Olimpico in Toro-Mantova; della posizione della tifoseria nei confronti della società si tornerà a parlare senza attendere molto, perché lo sciopero del primo quarto d'ora è programmato ancora per lungo tempo, dunque già dalla stessa partita del 5 Gennaio la contestazione tornerà a farsi sentire...non facendosi sentire, e rinascerà il dibattito. Con la speranza, viva ovviamente in tutti quanti, che i risultati della squadra aiutino a smorzare i toni (ma non a dimenticare le questioni).Per trovare i risultati, Foschi lavora allo scopo di consegnare a Beretta una squadra in grado di essere schierata con il 4-4-2. Rompiamo gli indugi: è questo l'obiettivo dello staff tecnico, ossia creare le condizioni perché il mister possa attuare quello schema di gioco che prediligeva ai tempi di Siena. Un centrocampo a 4 atipico, con due uomini in posizione piuttosto offensiva; uno di questi, l'abbiamo detto ormai dieci giorni fa, è Savio Nsereko. L'agente Bastianelli ha ribadito ancora ieri: “E' molto vicino al Torino”, e la formula sarà il prestito con diritto di riscatto della metà a meno che non si inserisca Paolo Zanetti nella trattativa.Il coloured tedesco sulla mancina, con quella voglia di riscatto che coincide col profilo caratteriale tracciato ieri da Petrachi; e sulla destra? Un uomo di fascia c'è già, in casa, anzi due. Il primo è Aimo Diana, che della “motivazione” su cui punta il nuovo dirigente pare però un po' a corto; il secondo è Andrea Gasbarroni. Che non è un laterale puro, ma che ha dimostrato di potersi disimpegnare nel ruolo, essendo oltretutto uno dei pochi, pochissimi elementi dell'organico a saper crossare come il dio pallone comanda. Ma certo, la disponibilità sulle fasce sarebbe striminzita, se si limitasse a questi effettivi. Dunque, per la destra ecco pronto un uomo di fascia “puro” quale Antonio Buscé. Accanto ad acquisti da programmazione, quale il giovane Savio, la dirigenza del Torino riterrà accettabile anche qualche arrivo di prospettiva limitata, come l'esperto ex-empolese, utili unicamente al raggiungimento dell'obiettivo-promozione.Buscé, che ha parte della famiglia proprio nel torinese, sarebbe felice di lasciare quella Reggio Calabria con cui non è riuscito a legare, e di approdare in granata. E se il viola Gobbi, come detto ieri, è destinato a rimanere un sogno, ecco però apparire all'orizzonte un altro elemento su cui costruire un potenziale progetto tecnico: Alessio Cerci. Il talentino della Roma, 22 anni, lascerà di sicuro Trigoria e sembra sul punto di approdare a Bari; ma un inserimento deciso di Foschi, se supportato da argomenti concreti offerti da Cairo (soldini sonanti), potrebbe dirottarne i destini, come sempre nel calcio, e un sondaggio c'è stato. “Abbiamo un po' di fretta”, ha detto ieri il ds granata; dunque, probabilmente non dovremo aspettare molto per capire se queste strade sono percorribili o meno. Un'accoppiata Savio-Cerci sulle fasce sarebbe certo già pronto per un futuro diverso dall'attuale, grigia realtà.
(foto M.Dreosti)
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