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Torino, Cairo da Bormio: “Nkoulou non si tocca. Abbiamo speso 49 milioni”

Gianluca Sartori

Cairo poi fa due conti e risponde a chi lo accusa di essere "braccino corto": "Il mio direttore amministrativo mi ha fatto un calcolo su costi e ricavi dei giocatori da quando siamo tornati in Serie A. Avevamo un tesoretto in positivo di 9 milioni, dopo queste operazioni siamo sotto di 7. Tra le entrate e le uscite, considerando cartellini, premi, commissioni, ed altro, considerando di avere pagato già Nkoulou, Rincon e Niang siamo partiti sopra di 9 milioni, poi abbiamo 16 milioni di costi in più che sono quelli di Bremer e Izzo. Questo per dire che non abbiamo chissà quali tesoretti. Detto questo, siccome abbiamo ancora bisogno di qualcosa, se ci saranno opportunità interverremo. Ma davanti abbiamo un numero importante di ottimi giocatori. A centrocampo, tra Lukic, Baselli, Meité, Rincon, Ljajic che si può considerare uno dei tre centrocampisti in alcune partite, e poi abbiamo Acquah che mi dicono stare benissimo, è magro e voglioso. Obi, che non è ancora tornato dai Mondiali, e poi Valdifiori.  In difesa, visto alcuni infortuni, abbiamo qualcosa in meno, dobbiamo gestire al meglio la situazione. Ci manca un giocatore, forse due. Poi dipende anche dalle eventuali uscite, se ne faremo. Anche tenere i giocatori forti che abbiamo ha un valore notevole". 

Da imprenditore di successo, non farebbe piacere al presidente arrivare sempre davanti a squadre come Sampdoria e Atalanta? " Per quattro volte negli ultimi cinque anni siamo arrivati davanti alla Samp, per tre all'Atalanta. Lo dico per rispondere alla domanda, ma non è che questo rappresenti il mio massimo godimento. Quale sarebbe? Non lo dirò mai".

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