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Torino, chi è Origi? Dal gol a Barcellona alle difficoltà con il Milan

Roberto Ugliono Caporedattore settore giovanile 

Sa svariare su tutto il fronte offensivo e in carriera ha talvolta ricoperto anche il ruolo di esterno d'attacco

Non avrà mai avuto tanti gol nel suo DNA, ma spesso Divock Origi ha dato l'impressione di non aver trovato la soluzione migliore per sbocciare. Lui fa parte di quella generazione di fenomeni del calcio belga, ma è uno dei pochi a non essere poi definitivamente esploso. In carriera, però, di gol pesanti ne ha fatti. Dal Lille al Liverpool fino al Milan passando per il Wolfsburg, se si guarda il numero di gol, questi sono bassi, ma anche il minutaggio non è mai stato particolarmente importante.

Torino, chi è Origi? Dal gol a Barcellona alle difficoltà con il Milan

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Origi, però, ha saputo fare reti pesanti. Dai gol in Europa League contro il Dortmund che permisero al Liverpool di passare il turno a quello contro il Barcellona nella famosa rimonta in Champions League oppure basta pensare al gol contro la Russia al Mondiale del 2014 quando regalò al Belgio la qualificazione in anticipo agli ottavi di finale. In carriera, però, non è mai riuscito ad andare in doppia cifra in campionato, anche se - fatta eccezione per l'esperienza al Lille - è spesso stato un comprimario e mai un titolare. Per questo il numero di gol segnati non è mai stato particolarmente elevato, ma il potenziale e le caratteristiche hanno sempre intrigato gli addetti ai lavori.

Origi, per certi versi, può ricordare un Duvan Zapata, perché come il colombiano ha grande strapotere fisico e dinamismo in campo. Origi, infatti, sa svariare su tutto il fronte offensivo e in carriera ha talvolta ricoperto il ruolo di esterno offensivo. Per questi motivi è un ragazzo che potrebbe tornare molto utile a Juric. In avanti ai granata serve un giocatore con capacità fisiche importanti, che sappia proteggere il pallone e attaccare la profondità. Poi c'è da considerare l'esperienza internazionale: 56 presenze in competizioni internazionali per club e 32 con la Nazionale. Insomma, Origi al Toro potrebbe essere un ottimo rinforzo e potrebbe diventare da subito un titolare.


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