Un talento cristallino, che arriva a Torino per riuscire ad esprimere una volta per tutte il suo potenziale. Potrebbe riassumersi così la carriera di Antonio “Tonny” Sanabria, attaccante classe 1996 nato il 4 marzo a San Lorenzo (in Paraguay) ma cresciuto calcisticamente tra Italia e Spagna. Approdato nella penisola iberica insieme ai suoi genitori nel 2007, l’appena undicenne Sanabria comincia a farsi notare tra le squadre dilettantistiche locali de La Blanca Subur CF.
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Torino, chi è Sanabria: il talento paraguaiano cresciuto nella cantera del Barça
Calciomercato / Già allenato da Nicola al Genoa nella stagione scorsa, il classe ‘96 sin qui ha diviso la sua carriera tra Italia e Spagna
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LA STORIA - Nonostante la giovanissima età, a mettere gli occhi su di lui è addirittura il Barcellona che nel 2009 lo fa diventare parte della propria “cantera”. Nella notissima fucina di talenti blaugrana Sanabria cresce molto, arrivando ad essere considerato tra gli addetti ai lavori un vero e proprio “enfant prodige”, tanto da convincere l’allora tecnico della prima squadra Tito Vilanova a convocarlo ad appena 17 anni tra le fila della prima squadra. Poi il passaggio al Barcellona B e la rottura con il club blaugrana, con Tonny che non rinnova il contratto e viene ceduto a titolo definitivo alla Roma.
I giallorossi lo portano in Italia in un affare in sinergia con il Sassuolo da 4,5 milioni di euro (più 7,5 milioni di bonus). Le aspettative però sono altissime - forse troppo - e Sanabria non riesce ad emergere in Serie A tra il 2014 e il 2016 (4 presenze e 0 reti complessive tra Sassuolo e Roma). Il giocatore decide allora di tornare in Spagna e lo fa in prestito allo Sporting Gijon. L’impatto con la Liga è ottimo, tanto che l’attaccante paraguaiano - appena diciannovenne - mette a segno 11 gol in 50 presenze stagionali, battendo per precocità persino Messi e diventando il terzo giocatore sotto i 20 anni della storia della Liga a segnare più di 10 gol in una singola stagione. Numeri che però non bastano a convincere la Roma a puntare su di lui, ma che gli valgono invece il trasferimento definitivo al Betis Siviglia che nel luglio 2016 lo acquista per 7,5 milioni di euro più il 50% sulla futura rivendita. In andalusia Sanabria passerà tre anni, segnando 21 gol e 4 assist in 84 presenze complessive tra Liga, Copa del Rey ed Europa League. Poi, nel gennaio 2019, il ritorno in Italia, questa volta al Genoa che lo acquisisce in prestito con diritto di riscatto per sostituire il partente Piatek. Anche al Grifone però le sue fortune sono alterne, almeno fino all’arrivo in panchina di Davide Nicola che dal gennaio 2020 comincia a farlo giocare con continuità. Con l’attuale tecnico granata in panchina Sanabria segnerà in tutto 6 gol e 2 assist in 17 presenze, contribuendo in maniera decisiva alla cavalcata salvezza della formazione rossoblu. In ultimo il ritorno al Betis Siviglia, squadra da cui il Torino acquista il cartellino in questa finestra di mercato.
IDENTIKIT - Dotato di grande tecnica e velocità palla al piede, Sanabria è un destro naturale che già dal 2013 è nel giro della Nazionale Paraguaiana. Il classe 1996, inoltre, è dotato di una buona struttura fisica - 181cm per 70kg -; l’ex Genoa ha tutte le caratteristiche dell’attaccante moderno. Un giocatore in grado di giocare bene spalle alla porta ma anche di attaccare la profondità, essendo in grado di farsi trovare pronto all’interno dell’area di rigore. Negli ultimi anni è cresciuto molto anche nella fase di costruzione del gioco, in particolare al Genoa dove proprio sotto la guida di Nicola si è districato nel ruolo di partner offensivo di Pandev e Pinamonti. In Liga fino ad oggi ha totalizzato 25 gol in 83 partite. Bottino non da grande goleador, ma comunque discreto che fa emergere come Sanabria più che un vero e proprio finalizzatore abbia anche caratteristiche da attaccante di manovra. Al Torino arriva per candidarsi come spalla di Andrea Belotti: il campo dirà se la sinergia tra i due può funzionare.
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