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Torino, chi è l’obiettivo Welington: il calcio come occasione di riscatto

Torino, chi è l’obiettivo Welington: il calcio come occasione di riscatto - immagine 1
Il terzino brasiliano ha perso il padre da giovanissimo e da quando è stato preso dal Sao Paulo la sua vita è cambiata
Roberto Ugliono Caporedattore settore giovanile 

Una vita complicata, i tanti sacrifici e poi la prima squadra del Sao Paulo. La storia di Welington è particolare e dice anche tanto sulla voglia del ragazzo. Il terzino classe 2001 ha perso il padre in tenerissima età ed è stato cresciuto della madre, che per anni ha fatto sacrifici per il figlio. Prima di essere scoperto e tesserato dal Sao Paulo, Welington andava nella scuola calcio del Cotia in pullman e treno tutti i giorni. Poi la chiamata del club paulista all’età di 13 anni e dopo una stagione si è trasferito nel collegio del Tricolor Paulista.

Torino, chi è Welington? Le caratteristiche e la sua storia

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Il suo vissuto fa capire quanto ci tenga a fare carriera, anche per aiutare la madre dopo che per anni aveva fatto sacrifici per lui. C’è poi un altro episodio che dice tanto su di lui. Nel marzo 2020 fa il suo esordio in prima squadra, dopo pochi minuti rimane a terra per un colpo alla testa, ma lui stringe i denti e rimane in campo. Le condizioni però non sono ottimali e infatti dopo la gara viene trasportato in ospedale. Insomma, la voglia è tanta e da sempre è abituato a non mollare. La sua crescita è costante e ora sta diventando un titolare del Sao Paulo, che in questa stagione ha già vinto contro il Palmeiras la Supercoppa brasiliana e Welington è partito da titolare. Nel settembre 2023, invece, era stato convocato per giocare un’amichevole con l’Under 23 del Brasile che andrà a Parigi per le Olimpiadi.


Dinamico e con buone qualità tecniche, Welington sta crescendo molto anche sotto il punto di vista difensivo. Non è un giocatore particolarmente avvezzo al gol e forse è proprio nella realizzazione la sua più grande lacuna. È comunque un giocatore che sà dare una mano in fase di spinta. Per caratteristiche starebbe molto bene nel Toro targato Vanoli. Un giocatore di gamba e di piede mancino serve eccome.

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