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"Otto anni. Una vita, per quello che è il calcio di oggi, in cui i contratti valgono quel che valgono: un giorno si è presenti, quello dopo non si sa. Non è così per il matrimonio tra il Torino e Gianluca Petrachi, il direttore sportivo più longevo della storia granata, in sella dal dicembre 2009. L'uomo mercato che fu presentato tra le bombe carta che scoppiavano e che otto anni dopo è alla guida di una società innegabilmente cresciuta sotto tutti i punti di vista. Petrachi, uno che ha commesso degli errori come tutti: ma volendo tirare le somme di tutti questi anni, il rapporto tra operazioni di cui pentirsi e colpi di mercato azzeccati è certamente favorevole ai secondi. Solo negli ultimi mesi l'aver portato a casa Sirigu a parametro zero, l'essersi aggiudicato un potenziale crack come Lyanco battendo una folta concorrenza e aver scommesso sul rilancio di Nicolas N'Koulou, pagandolo 4 milioni tra prestito e riscatto, sono operazioni di spessore innegabile. Ed è così che il lavoro del diesse granata è inevitabilmente apprezzato da più parti.
"Apprezzato da tifosi e addetti ai lavori, come testimoniano i riconoscimenti personali conquistati dal dirigente salentino nell'ultimo anno; ma apprezzato anche da alcuni club italiani e stranieri, che avrebbero iniziato a bussare alla porta di Petrachi, ben sapendo che il contratto che lega il diesse al Torino di Cairo ha attualmente scadenza nel giugno 2018. Il diesse granata sta molto bene in granata, dove ha quell'autonomia e quelle responsabilità che considera condizioni necessarie per svolgere il suo lavoro, e - come ammesso in tempi recenti in alcune interviste - ha sempre coltivato l'ambizione di arrivare a vincere qualcosa con il suo Toro. Ma al tempo stesso comprensibilmente non può essere insensibile ad eventuali sirene allettanti.
"Indiscrezioni qualificate narrano di un Petrachi intento a ponderare bene le opzioni sul tavolo. La trattativa con Cairo è in atto e il presidente si terrebbe volentieri il suo direttore. Ma le possibilità di cambiare aria non mancherebbero. Il diesse ritenuto da più parti il miglior venditore d'Italia potrebbe presto vivere in prima persona il dilemma vissuto da alcuni suoi famosi calciatori del passato e del presente, tra l'idea di rinunciare a sfide importanti per continuare da protagonista in granata e quella di accettare un eventuale salto di qualità. Ad oggi nessuna soluzione è da escludere: da un colpo di reni di Cairo, che potrebbe chiudere per il rinnovo, a un clamoroso divorzio dopo otto anni. Certamente la questione si risolverà entro l'autunno: il mercato di gennaio non è così lontano...
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