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Torino-Immobile, il Siviglia ora piange: “Non è detta l’ultima parola”

Federico Bosio
Dalla Spagna / Il tecnico Emery ed il presidente Josè Castro dichiarano l'intenzione di monitorare l'attaccante nel corso di questi sei mesi

 Ciro Immobile è tornato al Torino, ricomincia la storia d’amore tra il bomber di Torre Annunziata ed il club granata che appena due stagione fa aveva consacrato l’attaccante nel calcio dei grandi. Con 23 reti e tre assist in una sola stagione Immobile non soltanto si era preso il titolo di Capocannoniere della Serie A, ma aveva anche trascinato il Torino nella rincorsa ad un sogno chiamato Europa League (sogno che poi si sarebbe avverato) e si era conquistato la chiamata del Borussia Dortmund. Una sirena tedesca a quei tempi troppo forte per rinunciarvi, un richiamo giallo nero che aveva le sembianze dell’occasione di una vita. Dopo il passaggio in Germania però, Immobile si è ritrovato a vivere due stagioni decisamente negative rispetto alle aspettative: i problemi ambientali l’hanno accompagnato sia in Westfalia che nel prestito semestrale al Siviglia, arrivato nella scorsa sessione di calciomercato estivo.

Dichiarazioni alle quali si uniscono quelle del presidente Josè Castro, rilasciate al termine del derby vinto in Coppa del Re contro il Betis Siviglia: “Non è detto che Immobile si sia separato definitivamente dai nostri colori. In questo momento è tornato al Torino perché era meglio così per tutti, in particolare per lui: in granata aveva segnato molte reti e tutti ci auguriamo che possa ripetersi. Il suo era un problema di ambientamento: se in questi sei mesi ritroverà la fiducia in sé stesso non è detto che a quel punto non sarà pronto per giocarsi davvero le sue possibilità con la maglia del Siviglia. Per ora è al Torino, ma non è detto l’ultima parola” Parole che manifestano la stima e le grandi aspettative riposte dagli spagnoli nella punta e la volontà di osservarne attentamente il rendimento sotto la Mole.