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di Valentino Della Casa - Di certo nel calcio non c'è mai nulla, se non quando lo stabilisce la matematica. L'aforisma ormai trito e ritrito che spesso sentiamo proferire all'interno del mondo pallonaro non impedisce...
di Valentino Della Casa - Di certo nel calcio non c'è mai nulla, se non quando lo stabilisce la matematica. L'aforisma ormai trito e ritrito che spesso sentiamo proferire all'interno del mondo pallonaro non impedisce alla dirigenza granata, alla luce della fondamentale vittoria ottenuta contro il Sassuolo, di cominciare a ragionare seriamente sul mercato del futuro, per trattare giocatori adatti ad una categoria più prestigiosa in cui milita adesso il Toro. Con l'altissima possibilità di riuscire ad ottenere la promozione, infatti, il ds prossimo alla conferma Petrachi sta iniziando a tessere con maggiore convinzione la tela del mercato, per bloccare già delle pedine utili, per non dire fondamentali, in vista della prossima stagione.Se per le prospettive relative all'attacco poco o nulla è cambiato da quanto si scriveva qualche settimana fa, l'attenzione viene ora spostata verso il settore del campo diametralmente opposto rispetto a quello offensivo, focalizzandosi sul ruolo dell'estremo difensore. Con la partenza certa di Morello, e quelle molto probabili (ma uno dei due potrebbe essere confermato come seconda scelta, ipotesi piuttosto remota) di Coppola e Benussi, la dirigenza granata sta già pensando al futuro titolare della prossima stagione. Dopo una folta scrematura, le ultimissime conferme vedono una sorta di testa a testa tra due giocatori che, in questa stagione, hanno avuto fior di riconoscimenti da parte degli addetti ai lavori.Quello più prestigioso è per Massimiliano Benassi, alla sua prima stagione da titolare (e non dall'inizio) in Serie A, tra le fila del Lecce, in cui ha potuto mettersi in vetrina, nonostante i trentun anni compiuti. 29 le gare disputate, 38 le reti subite ma ottimo, nel complesso, il suo campionato, tanto da essere nominato non solo tra i migliori giocatori della squadra giallorossa, ma anche tra i migliori portieri attualmente in circolazione sul panorama italiano. Da qualche anno, il nome di Benassi (le voci sul calcioscommesse sono già un lontano ricordo) viene accostato al Toro, una soluzione a lui particolarmente gradita, soprattutto per non perdere la Serie A soltanto assaporata. Il recente prolungamento fino al 2015 ha leggermente complicato le cose dal punto di vista economico, ma molto difficilmente l'estremo difensore di Alatri resterà in Puglia. I contatti tra la dirigenza granata e il procuratore sono già avviati da tempo, anche se per arrivare alla fumata bianca bisognerà trattare ancora parecchio.Ci sarà molto da discutere anche con il Chievo, per quello che sarebbe un ritorno particolarmente gradito non solo alla piazza, ma allo stesso giocatore. Stefano Sorrentino sarebbe infatti contentissimo di poter ritornare in granata da vincitore, dopo il traumatico addio a causa del fallimento cimminelliano, e anche in questo caso, già da qualche settimana si stanno intensificando i contatti tra il suo nuovo procuratore, D'Amico e il ds Petrachi. Lunghe presentazioni non sono necessarie, visti gli ottimi campionati che sta via via inanellando tra le fila del Chievo (in cui, comunque, si trova benissimo) e la conoscenza pregressa del giocatore. Basta in questa sede ricordare i numeri di questa stagione: 37 presenze, 45 gol subiti e tante, spettacolari, parate. In scadenza nel 2014, il giocatore trentatreenne continua ad essere molto legato all'ambiente torinese (di base, vive infatti ancora a Torino), e il pensiero di tornare con molta più esperienza alle spalle e dare un contributo importante nella squadra in cui è cresciuto lo stimolano in particolar modo. Ma trattare con Sartori, si sa, non è mai affare semplice: sono necessari almeno 2 milioni per l'acquisto a titolo definitivo, senza grossissimi (ad ora, in questa fase interlocutoria) margini di sconto. La cifra è importante, ma per un giocatore di questo calibro sarebbe anche giustificata.Nelle prossime settimane potranno esserci già le virate decisive verso l'uno o l'altro obiettivo, senza però dimenticare la possibilità di qualche improvvisa new entry in questo già piuttosto chiaro (e discretamente allettante) panorama. Il Toro prepara il ritorno in Serie A, e questa volta non ha intenzione di essere di passaggio. Almeno nelle intenzioni.
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