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E' quello difensivo il primo reparto che inizia a prendere forma per quanto riguarda il Toro del futuro. Non certo una scelta casuale, perché da sempre Giampiero Ventura ha messo sopra ogni altra cosa, in ordine di importanza, la...
E' quello difensivo il primo reparto che inizia a prendere forma per quanto riguarda il Toro del futuro. Non certo una scelta casuale, perché da sempre Giampiero Ventura ha messo sopra ogni altra cosa, in ordine di importanza, la solidità difensiva e il fatto che nell'ultimo campionato di B proprio i pochi gol presi dalla retroguardia siano valsi il ritorno nella massima serie lo testimonia ampiamente.
Ad inizio ritiro il tecnico genovese si sofferma in modo particolare sui movimenti della difesa, provandoli e riprovandoli, e se per la fase offensiva molto spesso è l'imprevedibilità a fare la differenza, il discorso difensivo è molto diverso. Ancor più delle singole qualità, conta il collettivo.
Al momento, con l'arrivo di Mesbah ormai vicino, ci sono i tre-quarti di quella che sarà la difesa titolare, oltre al portiere. A destra Darmian, acquistato in comproprietà del Palermo grazie al pre-accordo di dodici mesi fa, a sinistra per l'appunto Mesbah. In mezzo il punto di forza sarà Ogbonna, che nella massima serie ha per il momento totalizzato ventitré presenze. L'unico nodo da sciogliere riguarda proprio chi affiancherà il centrale di colore. Non sarà Glik, che almeno inizialmente sarà l'alternativa al titolare che spazierà sul centro-destra, ma un giocatore di esperienza quasi sicuramente.
Le riserve, più corretto chiamarle alternative in realtà perché Ventura fa girare comunque molto l'organico a sua disposizione, sono D'Ambrosio a destra e Masiello a sinistra, mentre in mezzo bisognerà anche colmare il vuoto per il vice di Ogbonna.
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