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"Una rivoluzione annunciata, quella delle rose a 25 che la cosiddetta riforma Tavecchio ha imposto a tutte le squadre di Serie A, con l'intento di favorire la crescita di giovani cresciuti nei vivai nazionali e dei singoli club, invece di puntare sugli acquisti dall'estero. Una condizione aggiuntiva che, come ovvio che sia, pone dei paletti significativi sulla strada del calciomercato di tutta la massima serie, che dovrà fare i conti anche con la famigerata lista da presentare allo scadere del mercato. Ricapitolando le regole: durante la stagione si potrà disporre di 25 giocatore over 21 (nati prima del 1 gennaio 1995). Di questi 25, però, 4 slot sono riservati ai giocatori cresciuti in Italia, altri 4 a quelli cresciuti nel proprio vivaio. Non vi è limite, infine, agli Under 21 presenti in lista.
"Allo stato attuale delle cose, il Torino ha occupata solo una casella degli over 21 cresciuti nel vivaio, Alfred Gomis, che certamente resterà in granata per tutto il corso della stagione. Gli altri ex granatini presenti, ossia Barreca, Aramu e Parigini, al netto delle possibili partenze, rientrerebbero comunque nella categoria Under 21. Non c'è problema per i giocatori cresciuti in Italia, con i vari Moretti, Belotti, Benassi, Baselli e altri che vanno ad occupare tranquillamente i quattro posti richiesti ai giocatori sviluppati sul suolo nazionale. Rimangono "sprecati", dunque, 3 spot tra i cresciuti nel vivaio: la rosa over 21 scende a 22 disponibilità.
"I granata, però, di giocatori né Under 21 né cresciuti nel vivaio, ne conta 23. Almeno una partenza dunque, tra i "grandi" dovrà esserci, e così ogni over 21 entrante dovrà essere sostituito da uno uscente. Che si parli di Simunovic o altri, la questione centrale rimane dunque chi farà loro posto. Non solo sul campo, ma anche in termini di numeri in rosa. Un paletto aggiuntivo, che al termine del mercato dovrà essere rispettato.
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