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Calciomercato / Il rapporto di collaborazione tra i due club e la volontà del giocatore possono fare la differenza, al di là dell'Atletico Madrid
"Ciro Immobile, salutando il Torino, è stato chiaro: Voglio giocare la Champions League. Alessio Cerci non ha mai sostenuto altrettanto, almeno non direttamente, perché, tra le possibilità che gli si stanno proponendo, c'è anche, fortissima quella del Milan.
"Se il tweet di ieri sera relativo all'accordo raggiunto con l'Atletico Madrid si è rivelato un falso, ed il giocatore si è già addirittura rivolto ai propri legali per fare chiarezza sulla vicenda, il pranzo di mercato tra Adriano Galliani e Urbano Cairo per discutere del suo destino è, invece, una grande realtà. La destinazione, al giocatore, piace, e non poco: al di là del fatto che il Milan quest'anno non giochi coppe europee, l'ingaggio è allettante (oltre 2 milioni a stagione, più del doppio di quanto percepito al Torino), e la piazza, ovviamente, prestigiosa. In più, c'è il patto di Formentera con Pippo Inzaghi, quella mezza promessa tra il talento di Valmontone ed il mister rossonero, strappata sotto il sole dell'isola spagnola. I rapporti tra i club sono cristallini, di grande collaborazione: oggi il Torino ha anche ceduto al Milan l'altra metà del figlio d'arte Gianmario Comi, in un'operazione distinta da quella di Cerci, ma come simbolo evidente del feeling tra le due società.
"Insomma, le premesse perché l'affare si faccia, a discapito dell'Atletico Madrid, ci sono tutte. Manca, però, una cosa più che fondamentale: l'assegno giusto da recapitare ad Urbano Cairo, per il quale servirà uno sforzo in più da parte di Silvio Berlusconi che, ancora oggi, attraverso Adriano Galliani non si è schiodato dalla propria offerta, 12 milioni più una parte variabile legata alle prestazioni.
"Troppo poco, se si pensa che il Toro sta tergiversando sui 14 più 3 di bonus offerti dall'Atletico Madrid, ma Galliani è fiducioso di poter alzare la posta e avrebbe chiesto a Cairo ancora un po' di pazienza, per il buon esito di un'operazione che accontenterebbe sia le casse granata, sia la volontà del giocatore. Meno, di certo, quella dei tifosi del Torino, che temono di perdere la propria stella ma sono altresì consapevoli del fatto che trattenerla controvoglia non avrebbe effetti migliori... Del resto, mancano poco più di dieci giorni al rintocco del gong del calciomercato, se l'affare s'ha da farsi, ciò dovrà accadere in tempi brevi, se non brevissimi.
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