Cesare Natali è un ex difensore di qualità che però è stato spesso sfortunato per i diversi infortuni occorsi. Ha militato al Torino dal 2007 al 2009 per poi trasferirsi nella Fiorentina e, dopo due stagioni al Bologna, ha chiuso la carriera al Sassuolo. Nel suo percorso il difensore ha avuto Sinisa Mihajlovic come allenatore e, ai nostri microfoni, commenta la situazione attuale della squadra granata.
toro
Torino, Natali: “Glik? Ottimo difensore ma non indispensabile”
Cesare Natali, come vede questo nuovo ciclo del Torino targato Mihajlovic?
"Penso che sia l’allenatore giusto per prendere in mano le redini di Ventura. Io ho avuto il serbo come allenatore ed è molto carismatico, per le sue caratteristiche e per il suo temperamento è il tecnico che più si adatta ad una piazza come il Torino. Alla Sampdoria ha fatto un ottimo lavoro e cercherà di replicarlo a Torino. Mihajlovic lavora molto con i giovani e non ha paura a lanciarli ed a valorizzarli, quindi è in linea con i progetti della dirigenza granata. Non sarà facile continuare sull’ombra di Ventura ma Sinisa ha tutte le carte in regola per farlo, l’allenatore genovese ha ottenuto ottimi risultati ma era giusto chiudere il ciclo dopo la passata stagione e guardare al futuro".
La partenza di Glik verso il Monaco ormai è quasi certa, secondo lei quanto mancherà a questa squadra il difensore polacco?
"Il capitano mancherà senz’ombra di dubbio al Torino ma, come tutti i giocatori, non è indispensabile. Glik è sicuramente un ottimo difensori che in questi anni ha dimostrato tanto al Toro ma quando un giocatore ha voglia di cambiare sarebbe controproducente tenerlo contro voglia quindi penso sia la strada giusta per entrambi. D’altro canto penso che la dirigenza granata abbia già le idee chiara per il suo successore".
Dopo anni di difesa a tre con Ventura, Mihajlovic sembra voler applicare la difesa a quattro. A suo parere è una mossa azzeccata?
"Non è tanto una questione di numeri o di modulo. L’idea di calcio di Mihajlovic non prevede la difesa a tre, il suo gioco non si sposa con il modo in cui Ventura ha sempre schierato la difesa. Normalmente Sinisa si adatta ai giocatori che gli vengono forniti ma, dato che, ha la possibilità di plasmare la squadra da inizio ritiro la vorrà plasmare a modo suo, facendo richiesta dei giocatori che più si adattano al proprio modo di giocare. Mihajlovic ha fatto le fortune della Sampdoria con il suo modulo che adotta da anni e penso proprio che cercherà di applicarlo anche al suo Toro".
Lei conosce molto bene il presidente Cairo ed è sicuramente migliorato nel corso degli anni, secondo lei cosa ha contributo a questa evoluzione?
"Il presidente lo vedo spesso tutt’ora, è una persona squisita. Negli anni è certamente migliorato grazie alle varie esperienze positive e negative. Il Torino, a livello di numeri, è una delle poche società che è in attivo, Cairo sta gestendo il Toro in maniera perfetta e sta dimostrando tutte le sua capacità a livello imprenditoriale ma anche a livello sportivo ha costruito qualcosa d’importante. Questa sua creatura è frutto di un lavoro certosino e di una grande programmazione ed adesso sta raccogliendo i frutti. Ricordiamoci tutti che una società che fa attivi è la base per diventare un grande club a livello europeo".
La Nazionale di Conte è uscita ieri ai quarti contro la Germania. Secondo lei, Ventura potrà continuare al meglio il lavoro intrapreso dall’ex bianconero?
"Io penso che tutti dobbiamo ringraziare Conte per l’ottimo lavoro che ha svolto, è un grande allenatore e lo ha dimostrato anche agli Europei: con una squadra che non era proprio il massimo è riuscito a fare un’impresa. Uscire ai rigori è sempre un dispiacere, perché non è una vra è è propria sconfitta ma questo è il calcio: ai mondiali abbiamo vinto con i penalty ed oggi veniamo puniti. Adesso tocca a Ventura che anche lui è un ottimo tecnico e sono sicuro che saprà fare anche il selezionatore alla grande potando tanta esperienza agli azzurri ma continuando sulla linea dell’ex allenatore della Juventus".
© RIPRODUZIONE RISERVATA