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gazzanet
Scatto di Chiara Brunero
"Venerdì pomeriggio è scoppiato ufficialmente il caso Maksimovic: la mancata presentazione all'allenamento è stato un gesto inaspettato e grave, che ha spiazzato un po' tutti al Torino. Il non voler vendere un giocatore, o fissare delle condizioni particolarmente stringenti per la sua vendita, rientra perfettamente nelle facoltà di una società detentrice di un cartellino; non così il forfait ingiustificato a un allenamento, un errore grave da parte di Maksimovic, che sortirà l'unico effetto di complicare ulteriormente la trattativa per il suo passaggio al Napoli.
"In conferenza stampa, Mihajlovic è stato particolarmente duro. In queste situazioni, il tecnico non è uno che le manda a dire: "Mi ha deluso come uomo. Si ricordi di chi lo ha fatto arrivare dove è ora", le parole del tecnico, che rivendica un ruolo decisivo nell'affermazione del Maksimovic calciatore. Il perchè del gesto del centrale serbo è abbastanza chiaro: ritiene che il Torino non stia mantenendo la promessa fattagli la scorsa estate, quando gli fu chiesto di rimanere ancora una stagione per poi essere venduto a peso d'oro l'estate seguente. Tarpandogli a suo dire le ali.
"Il problema è che con uno strappo del genere la situazione diventa ancora più intricata: si è scelto di accantonare il dialogo per passare ai fatti, pur di indurre la società granata a "mollare l'osso". Quello che è certo è che senza la firma del Torino l'affare non si fa; altra certezza, è quella per cui Mihajlovic non farà finta di niente ma riserverà proprio al giocatore che tecnicamente stima più di tutti un trattamento severo, fatto di doppie razioni di allenamenti. La prima, fissata per oggi, giorno di riposo del resto della squadra. Resta da vedere se il centrale farà qualcosa per farsi perdonare: che la decisione sia stata sua o meno, deve ora farsi perdonare dal Torino. Anche solo per ricucire con il club che per lui è stato trampolino di lancio, come chi sa provare un minimo di gratitudine dovrebbe fare.
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