"Sulla dimensione attuale del Toro, così il direttore sportivo: "A volte vengono dette cattiverie sul fatto che il Toro non è ambizioso. Non è vero, noi facciamo sempre le cose per migliorarci. Noi dobbiamo competere con chi è alla nostra altezza come Sampdoria e Atalanta. Non con chi ha bilanci troppo differenti come Inter Milan e Juventus. Bisogna essere chiari e non prendere in giro nessuno. Anche solo guardando la ripartizione dei diritti tv, che non è equa, si capisce tutto. Tutti hanno parlato due anni fa del miracolo Leicester ma se noi fatturassimo quel che fattura il Leicester... Ormai nessuno fa come fece il buon Moratti per anni, che mise tanti milioni di tasca sua. Le società vanno gestite in un certo modo, il presidente Cairo lo sa bene e il successo che sta avendo nelle sue attività fa capire quali sono le sue qualità".
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Torino, parla Petrachi: “Napoli-Belotti? Notizia fasulla, ecco la verità”. E su Zaza…
"L'anno scorso Petrachi disse che l'obiettivo era l'Europa. Lo ripete adesso? "Noi siamo andati un po' dietro a dichiarazioni fatte da Sinisa Mihajlovic, allenatore istintivo che dice sempre quel che pensa. Noi tutti ci speravamo. Ma i proclami servono a poco. E importante partire come quest'anno a fari spenti, con una squadra che abbia voglia di seguire il proprio allenatore, che ha una mentalità operaia. E' così che si raccolgono i risultati".
"Più caldo l'asse Torino-Napoli o Torino-Fiorentina? "Non saprei. Corvino quest'anno l'ho visto solo una volta a Milano. Oggi comunque la stragrande maggioranza delle trattative la fanno gli agenti. Difficilmente si arriva a parlare con i direttori, succede solo quando è ora di definire. Nelle situazioni di mercato può succedere di tutto. Poi il calcio oggi è molto diverso dagli Anni Ottanta, dove contavano la maglia e la parola. Oggi non ci si scandalizza se Bonucci va dalla Juventus al Milan e poi torna indietro nell'arco di un anno. Una delle cose che io apprezzo della modernità del calcio è il VAR. E' stata l'introduzione più giusta degli ultimi anni. Contro la Chapecoense non avevamo il VAR e ci ho pensato".
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