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calcio mercato
Si entra nell'ultima fase di calciomercato, quella tradizionalmente più intensa e calda: gli ultimi 15 giorni, quando le posizioni si ammorbidiscono ed è più facile concludere affari. Arrivati a Ferragosto, tocca fare il punto su quanto accaduto sin qui e quanto può accadere negli ultimi giorni. Premettendo che il colpo più grande è indubbiamente la conferma di Andrea Belotti: in pochi a giugno ci avrebbero scommesso, e invece man mano che passano i giorni si fa sempre più forte la probabilità che il 1° settembre il Gallo sarà il capitano del Torino. Nel calciomercato non ci sono certezze fino al gong, ma ad oggi - come nelle scorse settimane - non cambia la nostra posizione: non ci sono (e mai ci sono state sin qui) le condizioni per pensare davvero a una partenza di Belotti.
COSA E' SUCCESSO - Due certezze su quanto accaduto sin qui: la campagna acquisti del Torino è stata molto oculata (il budget speso ad oggi per i cinque acquisti conclusi in estate si aggira intorno ai dieci milioni, mentre i soldi incassati sono circa quattro volte tanto). Al contempo, i giocatori arrivati sono tutti innesti che hanno le carte in regola per ritenersi funzionali. Sirigu (se in piena forma fisica) è un ottimo portiere, N'Koulou e Rincon danno consistenza e carattere a difesa e centrocampo, Berenguer è un esterno puro di potenziale qualità. Umar Sadiq, che oggi svolgerà il primo allenamento in granata, non è certo un nome che fa sognare i tifosi: ma come profilo che arrivasse per giocare da titolare 4-5 partite in un anno era difficile puntare a qualcosa di meglio. E in ogni caso si tratta di un giovane attaccante che la porta la vede e la sente.
COSA PUO' SUCCEDERE - Il Torino ha un innesto in programma e uno in cantiere. Il primo è un esterno che possa fare l'alternativa a Iago Falque: anche qui sembra più logico aspettarsi un buon giocatore che completi la rosa piuttosto che un grande nome, visto che la titolarità dello spagnolo non si tocca, mentre a sinistra ci sono già Boyè e Berenguer a giocarsi un posto. Ci sono comunque le risorse per pensare ad un innesto di qualità e possibilmente duttile, in grado di giocare all'occorrenza anche da prima punta. L'acquisto da definirsi in cantiere è quello di Donsah, per il quale si respira ottimismo: possono essere le ore giuste per coronare un inseguimento che dura da mesi. In uscita, da seguire le situazioni legate a Rossettini e Acquah - ritenuti utili, ma potrebbero voler andare a giocare di più - oltre che dei giovani e degli esuberi.
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