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Che matassa da sbrogliare sul mercato. Entro giovedì prossimo un po’ di nodi legati alle comproprietà saranno sciolti, vedremo se in positivo o in negativo. Di certo le voci che legano Palermo e il ds Perinetti a Torino sono quelle di un aut aut sulla vendita definitiva di Glik e Darmian. Si alza il prezzo per due giocatori valorizzati in due anni dal Toro. Un giochetto normale in questa fase di stallo mercatale visto che ai due dovrebbe seguire una compravendita per altri tre giocatori coinvolti nell’affare: il centrocampista Kurtic, in arrivo a Torino con la formula della comproprietà, il portiere Viviano, in prestito oneroso e l’ex Mantovani, reduce da una brutta stagione legata più che altro ad un infortunio, ma il ragazzo ha soli 29 anni e arriverebbe senza particolari esborsi. I siciliani dovrebbero lasciargli il cartellino. Con 4 milioni e mezzo di euro il Toro concluderebbe sull’asse Sicilia-Piemonte ben 5 affari e potenzialmente vantaggiosi. Di sicuro tutti si augurano che Jean Francois Gillet esca indenne o quasi dal reato a lui addebitato ma diventa difficile aspettare troppo la sentenza per ovviare o meno all’acquisto di un vero numero uno. Il ritorno di Mantovani invece consentirebbe al Torino di avere un rincalzo per Rodriguez centrale sinistro. Rimanendo sulla ‘linea’ difensiva al posto di D'Ambrosio potrebbe arrivare al 90% lo svizzero Kock. Ancora un difensore, per metà ancora granata l’ex Rubin – sul quale il Toro preferirebbe incassare -, con cui potrebbe esserci in vista uno scambio per la sua comproprietà con Bolzoni, centrocampista attualmente del Siena.
A centrocampo con Kurtic troverebbe spazio anche un nuovo acquisto barese, ovvero il giovane Bellomo, under 21 di grande futuro. A completare il reparto, il Toro ha richiesto lo svedese Farnereud. Per quest’ultimo staremo a vedere se l’offerta ritenuta bassa dalla dirigenza svizzera si alzerà. E’ chiaro che se i granata dovessero riscattare Basha dall’Atalanta uno tra Bolzoni e Bellomo rimarrebbero al palo, visto che Brighi potrebbe essere confermato.
A questo punto le cessioni di Ogbonna e di D'Ambrosio e la metà di Rubin porterebbero nelle casse granata molti soldi e giocatori: quantificando al ribasso il Toro dovrebbe ricavare almeno 14 milioni di euro oltre all’ormai quasi scontato Immobile.
Con questi 14 milioni si cercherebbe di acquistare con 5 milioni dilatati in due rate la comproprietà di Cerci. Con Weiss in arrivo attraverso Jonathas, le fasce esterne titolari sarebbero a posto. In attacco con Immobile titolare e Jonathas, Meggiorini come rincalzi e Barreto, che potrebbe rientrare in caso si squalifica dopo un paio di mesi, mancherebbe una pedina titolare da far dimenticare Bianchi. Con 4 milioni di euro, un attaccante di categoria superiore dovrebbe arrivare. Tutto ciò ricordando che sia Vives che Di Cesare hanno mercato in serie B e farebbero gola a squadre come il Palermo – notizia data già alcune settimane fa – che potenzialmente vorrebbero tentare la scalata in serie A. Stesso dicasi per Stevanovic, mentre appare sempre più probabile la partenza del giovane Abou Diop verso lidi in cui possa giocare con costanza e maturare esperienza.
L’attuale attendismo granata è in realtà finto, legato alle innumerevoli comproprietà da risolvere. Ormai siamo agli sgoccioli e dopo il 20 giugno le trattative imbastite da Petrachi dovrebbero prendere forma. Certo è che, se mai il Toro dovesse arrivare alle buste per risolvere i casi Glik, Darmian e Cerci, con il rischio di perderli, sarebbe non solo un pensiero malvagio ma dimostrerebbe la poca capacità manageriale e soprattutto la poca volontà di investire per costruire un Toro forte, che si possa almeno affacciare nella parte sinistra della classifica.
Gino Strippoli
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