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RIO DE JANEIRO, BRAZIL - JUNE 28: Luis Henrique of Botafogo fights for the ball against Watson of Cabofriense during the match between Botafogo and Cabofriense as part of the Carioca State Championship at Nilton Santos Stadium (aka Engenhao Stadium) on June 28, 2020 in Rio de Janeiro, Brazil. The match is played behind closed doors and further precautionary measures against the coronavirus (COVID - 19) Pandemic. (Photo by Buda Mendes/Getty Images)
Luis Henrique è un giovanissimo prospetto del calcio brasiliano. A Marsiglia e alla prima reale stagione nel calcio europeo (sempre difficile per i ragazzi che vengono dal campionato carioca) ha totalizzato 25 presenze (20 in Ligue 1, 3 in Coupe de France 3 e 2 in Europa League), facendo un solo assist e un gol. Il brasiliano è un classe 2001 e nonostante la sua giovanissima età, ha già dimostrato di poter essere un crack, tanto da far suscitare paragoni con nomi importantissimi. Il primo vero anno (ha fatto pochissime presenze nel 2020-21) in Francia non è andato nel migliore dei modi, ma comunque ha lasciato intravedere dei lampi di classe.
Luis Henrique ha giocato sempre da ala, preferibilmente a destra, ma adattandosi anche a sinistra. Suo padre, che si chiama Ronaldo, ha avuto un influsso importante sulla sua crescita poiché è stato un ex calciatore e ha subito intravisto nel figlio qualità tecniche e fisiche superiori alla media. Ha militato nel Botafogo, con la maglia di un calciatore che ha fatto la storia del club e della Selecao, come Garrincha. In Brasile ha impressionato prima che il campionato venisse fermato dal Covid e i transalpini hanno deciso di puntare su di lui (si parlava anche di un interessamento della Juventus, e del Napoli). Il brasiliano, ad appena diciotto anni, è arrivato in Francia negli ultimissimi giorni di mercato e ci ha messo molto tempo ad adattarsi al calcio europeo, addirittura l'esordio arriva a fine novembre in un match di Champions League contro il Porto. Il ragazzo ha dimostrato anche consapevolezza e maturità, così commentò il suo adattamento al calcio francese: "Si gioca più velocemente e con maggiore intensità rispetto al Brasile, dove è più lento. L'allenamento e il gioco in Brasile sono forse più tecnici, ma meno fisici. Ho dovuto adattarmi alle modalità di lavoro qui, all'erba bagnata e al clima che cambia".
Luis Henrique nella prima stagione non è sceso in campo quanto si aspettava. Il mister, Villas-Boas, pensava di farlo giocare in una posizione più centrale in attacco, ma lui è un esterno. Di piede destro, ma usa benissimo il sinistro tanto da aver concretizzato diversi assist in Brasile con il mancino. Inoltre, possiede una buona capacità di dribbling. Con il cambio in panchina è stato preso più in considerazione, però sono arrivati più spezzoni di partita che match interi. In Francia tanti hanno speso belle parole per lui per la sua umiltà e l'abnegazione. A Torino potrebbe avere l'occasione della vita per fare il grande salto e dimostrare finalmente di essere quel calciatore da cui tanto si aspettano nel calcio brasiliano.
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