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Toro, chi è Rodrigo Becao: in 4 anni è diventato un solido pilastro dell’Udinese

Toro, chi è Rodrigo Becao: in 4 anni è diventato un solido pilastro dell’Udinese - immagine 1
Classe 1996, è alto 191 cm. In Italia si è affermato nell'Udinese e ha consolidato le conoscenze della difesa a tre
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Rodrigo Becao è un'opzione per la difesa del Torino. Il difensore dell'Udinese è ormai abbastanza conosciuto nell'ambiente italiano della Serie A perchè in Friuli si è fatto ben volere, sfornando tante prestazioni di qualità nel corso degli anni. Dall'aspetto esteriore dimostra qualche anno in più rispetto ai 27 e mezzo che segna la sua carta d'identità; è nato infatti nel gennaio del 1996 a Salvador in Brasile. I lineamenti del volto lo fanno apparire indubbiamente più maturo di quanto in realtà non sia. Le sue principali peculiarità sono quelle di avere una buona tecnica nel suo ruolo di difensore e di essere molto abile nel gioco aereo complice la sua notevole altezza di 191 centimetri. Ha inoltre sviluppato negli anni italiani all'Udinese una grande abilità nel giocare nella difesa a tre; in tal senso, quindi, sarebbe funzionale al gioco di Ivan Juric.

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Soli tre club nella sua carriera: Bahia, CSKA Mosca e Udinese

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Ripercorrendo le tappe della sua carriera, Becao è cresciuto calcisticamente nell'Esporte Clube Bahia dove ha svolto tutto il settore giovanile per poi esordire in Prima Squadra, nel campionato baiano. Con la squadra brasiliana ha giocato sino al 2018 e ha totalizzato 23 presenze segnando un solo gol. Il suo approdo in Europa è avvenuto ormai un lustro fa. Nella stagione 2018/2019 è arrivato in Russia al CSKA Mosca. Fu un trasferimento in prestito per una stagione. Giocò ben 36 partite, comprese le 6 del girone di Champions League. Finito il prestito, nell'estate 2019 decollò la trattativa tra il Bahia e l'Udinese, club che si aggiudicò a titolo definitivo il difensore. Il debutto in Serie A è avvenuto nel 2019/2020 e sono quindi quattro le sue stagioni consecutive in terra friulana. Becao lo si può definire a tutti gli effetti un pilastro dell'Udinese: 130 apparizioni e 6 gol all'attivo, 4 dei quali nelle ultime due stagioni (equamente distribuiti). Come allenatori, all'Udinese ha incrociato Igor Tudor, ha lavorato tanto con Luca Gotti e poi si è ritrovato con Gabriele Cioffi e Andrea Sottil.

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Pochi infortuni e tante prestazioni di buona fattura: le peculiarità di Becao

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Becao in questi anni all'Udinese non ha patito gravi infortuni. L'unico vero problema si è verificato prima della pausa per il Mondiale in Qatar: un infortunio di carattere muscolare che l'ha tenuto lontano dal campo per due mesi. Anche in altri periodi ha perso qua e là una o due gare, ma non ha mai dovuto convivere con stop più prolungati. Si tratta quindi di un giocatore solido e integro in grado di garantire una certa costanza di rendimento. In effetti, uno dei pregi da rimarcare del brasiliano è la sua predisposizione a offrire prestazioni di buona fattura nel lungo periodo. Sono infatti rari i suoi errori e la cosiddetta sufficienza la raggiunge sempre.

 

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