Toro, ipotesi Bucchi a gennaio

Non è un’ ipotesi così remota quella che porta Christian Bucchi verso il Torino già a Gennaio. Sono tanti gli indizi che fanno pensare ad un possibile passaggio in granata del capocannoniere della serie B dell’anno scorso (29 reti). In primis il fatto che l’attuale d.g del Torino, Doriano Tosi, avesse puntato fortemente su di lui la scorsa stagione in Emilia e non disdegnerebbe affatto di poter contare nuovamente su di un suo “pupillo”. In seconda istanza bisogna pensare al fatto che Bucchi ora è spesso relegato in panchina dall’allenatore del Napoli, mister Reja, ormai convinto che il bomber romano non possa convivere con Calaiò. In ultimo esiste un fattore strettamente economico; l’ex attaccante del Modena è stato pagato dalla società partenopea ben 3,5 milioni di euro con un contratto quinquennale da circa 700mila euro a stagione e il Napoli vorrebbe sicuramente accollarsi una parte minore di stipendio per un giocatore finora poco utilizzato. L’ipotesi del prestito con diritto di riscatto a favore della società granata appare ora la più probabile.Sul giocatore romano si sono fatti avanti anche Chievo e Catania ma ci sono indizi che portano Bucchi lontano da entrambe le destinazioni. In casa clivense gli scontenti sono tanti. In rosa ci sono ben 6 attaccanti: Obinna, Tiribocchi, Pellissier, Godeas, Cossato e Bruno. Probabile che Bruno parta già a gennaio (alcuni club di serie B sono interessati all’ex granata) e potrebbe fare le valigie anche Godeas. Improbabile quindi per una squadra che lotta per non retrocedere sostenere la spesa di ben 5 o più ingaggi (onerosi tra l’altro) per gli attaccanti. Non dobbiamo dimenticare che il Chievo si è fatto “scippare” Bucchi alle buste dal Modena nel corso del mercato estivo della passata stagione (era in comproprietà tra canarini e clivensi); sarebbe quindi difficile un suo ritorno a Verona.Per quanto riguarda il Catania il discorso è semplice; l’attaccante ha già giocato nella squadra etnea (estate 2002) quando era tra i Gaucci boys(che si trasferivano in blocco da Catania a Perugia e viceversa) senza avere troppa fortuna e non sarebbe allettato dal trasferirsi in una piazza non gradita.