Toro-Raiola, è il nuovo asse granata?

Può il Toro attuale mettersi (anche) nelle mani di Mino Raiola? E' una delle possibili, probabili derive di un mercato che ancora non è decollato ma sta prendendo forma in questi giorni. E la mano lunga del manager salernitano sembra allungarsi anche dalle parti di via Arcivescovado.

IL RISCATTO DI JONATHAS - Di per sé, intendiamoci, nulla di male perché Raiola sa di calcio e di calcio vive, anche molto bene. Resta però da capire se sia il caso di aprirgli la possibilità di piazzare più di un suo giocatore alla corte di Ventura. Uno già c'è ed è in forte dubbio per il futuro, ché quello di Jonathas è tutto da scrivere insieme al Pescara. Farlo rimanere vorrebbe dire firmare una cambiale in bianco difficile da onorare, ma intanto resta un'ipotesi concreta.

ARRIVA WEISS? - Anche perché dalla conferma di Jonathas potrebbero passare altri arrivi. Quello di Weiss, genio e tanta sregolatezza a Pescara anche se con Ventura potrebbe trivare terreno fertile nonostante una collocazione tattica non semplice. Quello di El Kaddouri che il Napoli di Benitez (o chi per lui) difficilmente utilizzerà e quindi è a caccia di un rilancio. Magari pure quello di Salamon che è un altro dei protetti di Raiola e al Milan ha fatto da spettatore non pagante our non essendo la difesa di Allegri roba di prima qualità.

Ecco perché tutti vedono nel Toro una via d'uscita, pur non essendo l'unica con un procuratore come quello, capace di intessere rapporti con mezza Europa. E allora si torna al discorso di cui sopra. Il Toro potrebbe pure permetterselo, considerato il valore medio del pacchetto. Ma alla fine dei conti quanto varrebbe per il disturbo?Federico Danesi(foto M.Dreosti)