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Si sta concentrando sulle entrate il Torino nel calciomercato che in questi giorni prende forma, ma non c'è da dimenticare che anche le uscite comporranno un ruolo chiave all'interno dei due mesi di trattative che si presentano di fronte ai granata.
Già, perché ci sono molti esuberi che, per un motivo o per l'altro, non fanno più parte del progetto tecnico di Sinisa Mihajlovic e perciò potrebbero, quest'estate, trovarsi un'altra sistemazione lontano da Torino. Quello di cui più si è parlato in questi giorni è sicuramente Carlão, per il quale il Maccabi Tel Aviv rifiutata dal giocatore, non allettato dall'idea di un'avventura in Israele: il suo sogno, infatti, sarebbe quello di rientrare in Brasile, donde però non sono pervenute offerte concrete sinora, mentre c'è l'interessamento di .
Tra gli altri difensori centrali, è con le valigie in mano anche Arlind Ajeti, reduce da una stagione a dir poco deludente e che con gli innesti di Lyanco e Bonifazi e la permanenza di Moretti e Rossettini vedrebbe ridotte al lumicino ogni possibilità di calcare il campo. Acquistato a parametro zero la scorsa estate, rappresenterebbe una pur esigua sicura plusvalenza.
Come plusvalenza sembra poter garantire Gaston Silva, lo scorso anno in prestito al Granada e su cui Sinisa Mihajlovic non sembra puntare. , che - secondo i media portoghesi - avrebbe fatto pervenire al Toro un'offerta di ben 10 milioni - e .
Ma non solo, dalla difesa potrebbe partire anche Avelar, per il quale ad inizio mercato si era fatto avanti il Palmeiras, una pista che però non è mai decollata, così come non è decollata quella che può portare fuori da Torino Maxi Lopez dopo due anni e mezzo in granata: , alla ricerca di una punta d'esperienza per l'esordio in Serie A, ma la destinazione non sembra esaltare il giocatore, che al momento non pare intenzionato a muoversi dalle rive del Po.
Se a questi si aggiunge la situazione di Gustafson, sul quale il Torino ha intenzione di investire, anche se non nella stagione ventura, e per il quale dunque valuta, si capisce come in casa granata ci sia tanto da lavorare per sfoltire la rosa e fornire a Mihajlovic un gruppo snello, motivato e al centro del progetto dal primo all'ultimo uomo.
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