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Un mercato di ritardi e mezze figure

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Da sempre ogni operazione economico-finanziaria viene disegnata da una strategia capace di influire in modo positivo sul mercato. Un concetto che non si discosta nemmeno per quanto riguarda il calciomercato, visto che si tratta pur sempre di...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Da sempre ogni operazione economico-finanziaria viene disegnata da una strategia capace di influire in modo positivo sul mercato. Un concetto che non si discosta nemmeno per quanto riguarda il calciomercato, visto che si tratta pur sempre di operazioni legate alla compravendita dei calciatori.

Quindi occorre sempre pianificare per centrare gli obiettivi che possono portare a conseguire i traguardi che una società si è preposta. Ma ad oggi, 17 agosto, a soli otto giorni dall' inizio del massimo campionato c'è da chiedersi quale sia stata la pianificazione di mercato di Cairo e Petrachi. Aldilá delle questioni legate al calcio scommesse - in bilico le posizioni dei vari Gillet, Gazzi, Vives - il Toro è ancora in notevole ritardo. Infatti non si riesce a comprendere quali siano le strategie messe in campo.

Ma ci sono mai state vere strategie? Più che un mercato, quello di Cairo sembra un mercatino dell'usato e nemmeno sicuro: i casi di Ferronetti e, momentaneamente, di Caceres sono emblematici e senza bisogno di troppi commenti.

Se da una parte il mercato era stato inizialmente all'insegna della giusta oculatezza (l' inizio faceva presagire azioni mirate), dall'altra si sta assistendo ad una empasse assurda. Il Toro di oggi è squadra incompleta, continuano a mancare quei quattro giocatori di cui ripetiamo da settimane. Non quattro qualsiasi. Quattro di qualità, senza contare il problema legato a chi ha la spada di Damocle della giustizia sportiva ed ordinaria a picco sulla testa.

Se poi si guarda a chi potrebbe davvero arrivare, la situaziona peggiora. Che dire dell'affidabilità di Bojinov? Quale potrebbe essere il vero regista? Seymour chi è? Almiron costa molto ma porterebbe un reale guadagno e, comunque, ad oggi, il Toro non lo ha mai trattato, per ammissione stessa del diesse catanese.

E quanto bisogna aspettare per aprire una trattativa per un giocatore del genere? Speriamo non venga aperta il primo settembre.... Il punto sugli esterni è quello che conosciamo tutti: Stevanovic e Verdi (compreso Sansone che vero esterno non è) sono esordienti in serie A, vere e proprie scommesse, e Santana, giocatore di indubbie qualità, è un enigma per fisico e testa. C'è una trattativa per Cerci o è in pista solo il Genoa?

Ad otto giorni da Siena-Torino la squadra granata non ha ancora un organico preciso e il gioco di Ventura richiede tempo per essere assimilato dai nuovi. Questa non è strategia di mercato di una squadra che vuole fare bene in serie A. Nessuno può dire che i giocatori presi in questa sessione, ad oggi, siano scarsi, anzi molti sono buoni giocatori, ma tutti possono riconoscere che i ritardi nel fornire a Ventura un organico degno della massima serie siano reali.

Così non va. Non si può sempre chiedere il miracolo al tecnico, anche se tutti, in primis chi scrive, se lo augurano.

 

(foto Dreosti)

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